Michela ZanarellaLa natura è la protagonista assoluta delle poesie di Vinicio Salvatore Di Crescenzo. L'autore di Fondi (LT) ha scelto un titolo insolito per la nuova raccolta edita da Edizioni Ensemble: 'Vernice damar'. C'è un chiaro riferimento alla gomma Dammar, la resina naturale di origine vegetale i cui granuli giallo-avorio hanno un odore caratteristico. Sono gli elementi del cosmo a essere al centro di questo particolare lavoro creativo. Gianni Maritati, che ha curato la prefazione, scrive: "Come se la parola, fragile opera umana, fosse una magnifica divinità pagana e il poeta il suo sacerdote più convinto e più fedele". Le parole si nutrono come linfa delle emozioni, dei silenzi e dei sentimenti del poeta. Di Crescenzo ci accompagna tra "vicoli affamati di luce", in cui "gatti sorpresi da congiura e assedio squarciano l'oscuro silenzio". Sono versi prettamente descrittivi, molto visivi, non complessi: le immagini scorrono in sequenza e il lettore osserva in diretta, ascolta, sente, percepisce, mette in moto i sensi. Il poeta si lascia avvolgere dalla bellezza che ha intorno a sé: la contempla e la canta con lo stupore di chi scopre la vita e la sua autenticità. Appare la magnolia. I fiori definiti "cucchiai di petali in fuga verso lo spazio" hanno una simbologia specifica: indicano dignità e perseveranza, ma anche nobiltà e bellezza superba. Il poeta osserva l'albero, s'interroga e si chiede perché si erge così in alto. Avviene una sorta di dialogo interiore, che lascia intuire curiosità, voglia di conoscere e capire la natura. Si passa poi all'elemento dell'acqua: il mare agitato incanta. Non manca il passato, che si fa trovare "mascherato da codardo" nella casa delle finite vite. Nei luoghi senza più parola resta il silenzio a fare da padrone. E tra dissolvenze, rimpianti e rimorsi rievocano solitudini. Cerca riparo nel silenzio, il poeta, per alleviare sofferenze, per non cedere ancora alla delusione. Sa di aver amato senza limiti, perché l'amore non dev'essere temuto, ma vissuto, anche se può provocare dolore. Consapevole delle proprie fragilità, l'autore sceglie il silenzio, perché lava e purifica ciò che le parole a volte non sanno dire. Il silenzio, infatti, accoglie anche le lacrime. E' una continua alternanza degli elementi, che assumono valenze significative secondo l'emozione che il poeta vuole trasmettere. L'autore utilizza la personificazione, ovvero attribuisce comportamenti, tratti fisici umani a qualcosa che non lo è, come per esempio il vento. Passano le stagioni e, nella ciclicità del tempo, il poeta racconta spesso l'autunno. Forse, è la stagione che più gli appartiene. A un tratto compare una fragile lucciola, insetto che indica perseveranza, intuito: connessa all'elemento del fuoco è considerata animale guida. Di Crescenzo la definisce, non a caso, "intermittente sfera di fuoco e di calore": l'autore usa accostamenti interessanti senza mai cadere nell'ovvietà. La sua scrittura si nutre di simboli, sonorità, ritmo, semplicità. E' un'immersione pura nella natura, ossigeno per la mente e per l'anima. Di questi tempi, la poesia ha proprio bisogno di ripartire dalla Terra e dalle origini.

Vernice damar
di Vinicio Salvatore Di Crescenzo
Edizioni Ensemble
Pagg. 80, € 12


L'autore
Vinicio Salvatore Di Crescenzo nasce a Fondi (LT) nel 1961. Naturalmente portato per le materie artistiche in generale, affina e arricchisce le proprie qualità e capacità partecipando dapprima a corsi di disegno e pittura, successivamente frequentando per svariati anni corsi di musica per lo studio del pianoforte. Si dedica con maggiore intensità e passione alla composizione di racconti brevi e in particolare, in maniera più incisiva, alla poesia. Acuto e riflessivo osservatore, di grande sensibilità ed efficace ricercatore di quei lati oscuri e inesplorati del mondo circostante, inizia fin da subito a occuparsi della descrizione di quegli elementi che riescono a 'catturare' nell'animo sensazioni, emozioni e quanto di più apprezzabile nasca dalla percezione umana nei confronti degli elementi della vita. Fa della poesia il proprio sfogo artistico, attraverso la quale narra i propri stati d'animo e le proprie sensazioni, naturali e spontanei sentimenti, che molto spesso si ritrovano anche nelle coscienze del singolo lettore. Ha pubblicato le raccolte di poesia: 'Poesie dal mio diario' (Arduino Sacco Editore); 'Il coraggio dei pensieri e la timidezza della poesia (Arduino Sacco Editore); 'Segreti svelati' (David and Matthaus); Assoli (Le Mezzelane).


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