Lorenza MorelloI fatti: un cardinale australiano ed ex tesoriere del Vaticano, al secolo George Pell, è stato condannato per violenza sessuale. Il prelato ha violentato due minori membri del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick negli anni '90 del secolo scorso, quando era arcivescovo a Malbourne. Il cardinale Pell, 77 anni, è stato giudicato colpevole dalla magistratura australiana quasi tre mesi fa, ma il tribunale ha vietato fino a pochi giorni fa a giornali e agli organi di informazione di dar conto dell'esito della sentenza. La notizia era già trapelata a dicembre, ma era mancata la conferma ufficiale.

Le dicerie: a quanto sembra, queste gravi accuse non sarebbero state intentate contro Pell, fino a quando non venne scelto da Papa Francesco, nel 2014, per occupare un posto finanziario 'chiave' a Roma, in Vaticano: il Pontefice, infatti, aveva incaricato Pell di riformare completamente le finanze e l'economia dello Stato vaticano, attribuendo alla Segreteria per l'Economia poteri praticamente assoluti su tutto, dai soldi al personale. Ciò ha portato a forti resistenze, vittoriose, da parte della Segreteria di Stato e dei gangli vitali delle finanze, in mano a uomini legati al cardinale Tarcisio Bertone. Unpersonaggio sulla cui condotta poco retta sono già state scritte molte pagine, ma verosimilmente ne potrebbero scaturire enciclopedie.

La difesa: Robert Richter, avvocato difensore di George Pell in relazione a uno dei reati contestati al cardinale, ha eccepito la 'semplice penetrazione': "Non era più di un semplice episodio di penetrazione sessuale. in cui il bambino non partecipava attivamente". Pell, ex prefetto della Segreteria per l'Economia, nel caso questa linea fosse 'passata' avrebbe potuto ottenere un parziale sconto di pena.

In Vaticano: intanto, quanto sta accadendo attorno all'alto ecclesiastico sembra alimentare nuove polemiche interne. I 'tradizionalisti', che di solito utilizzano vicende di questo tipo per mettere in discussione l'operato del Santo Padre, difendono Pell. La 'crisi' della Chiesa cattolica, in pratica risulta investita da un caso che non ha precedenti. Pell potrebbe presto essere 'sporporato' e, in seguito, tornare a essere un semplice laico. Intanto - questo è già stato stabilito - non solo non fa più parte del C9, l'organo deputato alla riforma delle istituzioni ecclesiastiche voluto da Papa Bergoglio, ma non è neppure più il 'ministro' delle Finanze del Vaticano.

Fuori le mura vaticane: lasciando alla Dottrina della Fede ogni ulteriore riflessione sulle vicende interne, che da troppo tempo smuovono l'universo cattolico ovunque collocato nel mondo, non si può non porre attenzione alle vere vittime di questi reati: i minori abusati. Disgusta, repelle e incendia gli animi e le coscienze leggere con quanta leggerezza, ancora una volta, si sia cercato di minimizzare il trauma subito da un minore persino nelle parole di un legale della difesa. Non solo: Richter avrebbe anche sostenuto che se le piccole vittime fossero state veramente 'angosciate' avrebbero manifestato segnali di tale angoscia una volta a casa. Evidentemente, ciò ha ulteriormente peggiorato la situazione del proprio assistito, tanto che il Chief Justice australiano, Peter Ridd, ha definito il comportamento del cardinale con quattro aggettivi molto pesanti: "Insensibile, sfacciato, offensivo e scioccante". Le polemiche intorno al caso di questo alto prelato, macchiatosi di uno dei crimini più infamanti che, come ha detto lo stesso Papa Francesco, sta minando la stessa credibilità etica della Chiesa, tramuta quel "lasciate che i fanciulli vengano a me" da paterno invito, a grido d'allarme.




Giurista d'impresa
Mediatore civile professionista
Cultrice di diritto civile
Presidente nazionale APM
A.D.R. & Conflict Management
www.masmore.ch

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