Lo scorso
14 dicembre 2018, dalle
19.30 alle
22.30, presso il
Teatro 'Palco delle Valli' di
via Valsavaranche 87 in
Roma, il movimento
'Uniti per Unire', le comunita' del mondo arabo in Italia
(Co-mai), l'associazione medici di origine straniera in Italia
(Amsi), la
Asl Roma 4, la
Asl Roma 5, la Confederazione internazionale laica interreligiosa
(Cili-italia) ed
Emergenza Sorrisi hanno accolto tutti i loro ospiti in un clima non solo di festa, ma soprattutto di condivisione e tolleranza. Durante la serata, è stato presentato il romanzo di
Marika Campeti, intitolato:
'Il segreto di vicolo delle belle' (Apollo edizioni). Si tratta di un'opera ambientata tra
Marocco e
Terracina, che porta in sé un messaggio di tolleranza e speranza assai importante, di questi tempi.
"I nostri movimenti", ha dichiarato il fondatore di
Amsi e
Co-mai, nonché consigliere
dell'Ordine dei medici e odontoiatri di Roma, professor
Foad Aodi, "con i loro numerosi dipartimenti tematici, sono impegnati a favore della convivenza e del dialogo interreligioso e interculturale in Italia e all'estero, facendo valere le buone pratiche dell'immigrazione programmata e qualificata, con il rispetto dei diritti umani e la solidarietà. Anche quest'anno organizziamo un evento a Natale per festeggiare tutti insieme: cristiani, musulmani, ebrei e laici e delle altre religioni con il presepio, rimandando al mittente tutti i tentativi che ogni anno qualcuno vuole strumentalizzare sulla festa di Natale, sul presepio, sul crocefisso e i musulmani. Noi lo diciamo con forza: mai e poi mai nessuna comunità o associazione musulmana in Italia ha messo in dubbio questa prestigiosa e nobile festa che abbiamo sempre festeggiato e continueremo a festeggiare insieme sia in Italia, sia in Medio Oriente e Terra Santa. E condanniamo ogni episodio singolo o isolato che cercano solo visibilità e di minare la buona convivenza e strumentalizzazione mediatica e politica". Il direttore generale della
Asl Roma 4 e Commissario straordinario della
Asl Roma 5, professor
Giuseppe Quintavalle, si è detto
"molto felice di partecipare a questo appuntamento, perché l'essenza dell'incontro è la conoscenza della diversità e il superamento della paura. La paura", ha aggiunto
Quintavalle, "nasce dal fatto che, spesso, non siamo pronti a conoscere chi abbiamo davanti a noi e chi presenta una piccola diversità, sia di tipo culturale, sia sociale, religiosa, di razza o di colore della pelle. Sono inoltre felice che durante questo evento ci sarà la presentazione del libro di Marika Campeti, perché tratta, nel suo essere delicato, argomenti importanti come la condizione della donna in una ritualità tra oriente e occidente". La scrittrice romana,
Marika Campeti, ha confermato a sua volta:
"Sono onorata di partecipare a un evento che promuova l'avvicinamento culturale di due mondi che, per quanto diversi, racchiudono un patrimonio di bellezza, storia, tradizioni e cultura. Il mio romanzo", conclude,
"vuole far conoscere questa bellezza proprio attraverso la comprensione e l'accettazione della diversità, facendosi ponte tra la cultura occidentale e quella del Medio Oriente, in un dialogo basato sui sentimenti più puri".