Marcello ValeriEnnio Trinelli è un uomo di cultura e un ottimo regista teatrale. Originario della provincia di Reggio Emilia, oggi vive in Emilia Romagna. Alcuni suoi lavori sono stati replicati in molti Paesi dell'Unione europea. Uno, in particolare, che abbiamo potuto ammirare anche noi di Laici.it, ha replicato in diverse città della Spagna, partecipando al Festival di Tétouan in Marocco, con ulteriori repliche a Marrakech e Chouen e avrà il suo debutto italiano il 19 gennaio 2019 a Europa Teatri, un'interessantissima realtà teatrale con sede a Parma. Il legame con il Paese di Don Chisciotte è stato lungo e fruttuoso. Tornato in Italia, decide di tentare un nuovo esperimento finalizzato a creare delle sinergie di sostegno al mondo teatrale. Trinelli pubblica anche due romanzi: 'Vie di scampo' (2004, in italiano) ed 'El Fluir del Agua' (in spagnolo, nel 2010). Ha creato siti web e web radio in terra spagnola, esprimenti preziosi per quanto intende fare oggi. In Italia ha inizialmente creato il blog www.gaiaitalia.com, di cui è direttore editoriale: uno spazio informativo e culturale con un buon numero di lettori quotidiani, che frequentemente 'litiga' con gli algoritmi di Facebook, ma che ha generato anche una bella collana letteraria in formato e-book. In seguito, l'operazione si è arricchita con alcune edizioni locali della stessa testata e con una nuova web radio, che sta riunendo attorno a sé alcuni noti speaker radiofonici, giornalisti, analisti e divulgatori. L'operazione editoriale ha cominciato a sostenersi autonomamente e a prendere corpo. Così, per la nuova stagione 2018/2019, Trinelli ha deciso di lanciare, appunto, 'La stagione!': una lunga rassegna di 32 spettacoli teatrali che si terranno presso lo 'Spazio Temple' della Casa del Parco di Sassuolo (Mo). L'iniziativa ha preso il via lo scorso 12 ottobre 2018 e si concluderà il 19 maggio 2019. Oltre al teatro, 'la stagione' presenterà due mostre d'arte, quattro conferenze, tre minifestival tematici e 4 spettacoli dedicati ai ragazzi. Tema conduttore: la presentazione al pubblico di spettacoli che abbiano al centro dell'analisi, spesso in chiave comica e un po' irriverente, il rispetto e l'educazione al rispetto dei diritti umani, in una realtà in cui l'accoglienza e la conoscenza dell'Altro divengano parte delle nostre tradizioni culturali. Si tratta di spettacoli agili, spesso monologhi o solamente per due attori, con alcuni momenti di grande musica come quello delle Sorelle Marinetti, il cui concerto è previsto per il 14 dicembre alle ore 21.00. Oppure, con un appuntamento con la comicità colta di Pino Strabioli, che si esibirà il 12 gennaio 2019, sempre alle ore 21.00, con il suo spettacolo dedicato a Sandro Penna, a mezza strada tra musica e poesia. 'La Stagione!' vive anche grazie alla collaborazione con alcuni sponsor (https://www.stagione.gaiaitalia.com/sponsor) e alla media partnership di 'Sassuolo2000' e delle testate 'Periodico italiano magazine' e www.laici.it, oltre alla disponibilità di molti artisti che si sono resi disponibili a ricreare un appuntamento teatrale stabile. L'occasione era quanto mai opportuna per chiedere direttamente a Ennio Trinelli ulteriori informazioni e chiarimenti.

Ennio Trinelli, può spiegarci questo suo proegetto teatrale, 'La stagione!', collegato al sito di informazione Gaiaitalia.com Notizie e a tutta una rete di testate, tra cui anche una web radio?
"Credo che l'informazione, che in questo Paese vive soprattutto di schieramenti ideologici che cambiano a seconda del tempo politico e della convenienza, dovrebbe essere, invece, un veicolo di produzione di cultura, sia a livello di idee, sia su pià livelli differenti. Ma dato che nessuno è obbligato a fare ciò che penso io, ho pensato di farlo insieme alle numerose persone che nel progetto ci credono e lo sostengono. Ho voluto unire le mie due grandi passioni, che sono l'informazione e la cultura, per poi unire e shakerare tutto all'interno dell'unico contenitore possibile: quello che racchiude il rispetto dei diritti umani di chi diritti ne ha meno. O non ne ha per niente. Abbiamo quindi deciso di dare vita a tutta una serie di inziative teatrali, tra le quali una stagione 'canonica' - dal 12 ottobre 2018 al 19 maggio 2019 - e una serie di festival tematici che vanno da Parma a Roma, da Firenze a Bologna, per chiudere questo nostro cerchio ideale (o idelista, se volete) di un'informazione che produce cultura e di una cultura che torna all'informazione. La web-radio, quando sarà h24, sarà la 'ciliegina sulla torta'. Per ora ci godiamo il successo dei podcast".

Il pubblico, con la sua presenza, sostiene l'operazione editoriale, ma in quale modo questi organi di informazione potranno sostenere, a loro volta, il teatro?
"Restituendo il pubblico alla programmazione teatrale, che a sua volta torna al giornale e ritorna al teatro. E' evidente che bisogna restituire - chiedo scusa per la ripetizione, necessaria - un'idea di coerenza tra ciò che si pubblica e ciò che si fa, per cercare di trasmettere la necessità di 'creare valore' in tutto ciò che si produce".

Si tratta di una formula che può funzionare?
"Si tratta di una formula sulla quale stiamo lavorando, per farla funzionare. Dei risultati che arriveranno sapremo tutto e ve lo diremo dopo il 19 maggio. Per ora, c'è grande interesse, sui social e in sala, attorno ai quattro appuntamenti mensili ogni venerdì e sabato. Un interesse che si unisce alle difficoltà che il teatro e la cultura incontrano, come immagino anche lei saprà, nel portare pubblico in sala. Ed è difficile, in ristrettezze economiche, riuscire a unire la qualità e il 'nome importante', che dà visibilità".

La rete di amici, artisti e collaboratori che si sta creando prevede un certo sforzo lavorativo e professionale: intende forse comunicare qualcosa al nostro mondo della cultura, oppure a quello giovanile?
"Diciamo che la risposta più corretta alle attuali difficoltà del Paese passa, secondo noi, anche attraverso la trasformazione dei propri interessi in operazioni editoriali e culturali di qualità. Se tutto questo riuscirà a dar vita anche a forme occupazionali stabili non potremo che esserne felici, poiché non solo avremo dimostrato che con la cultura si può vivere, ma che essa può essere declinata insieme a una corretta informazione, come risposta all'attuale 'piattezza' confusionaria dei siti web 'copia e incolla' e delle 'fake news'. In questo, l'incontro con il vostro instancabile direttore responsabile, Vittorio Lussana, un amico prezioso, è risultato fondamentale per la possibilità di operare scambi di esperienze e per la messa a punto di nuovi metodi organizzativi, i quali stanno generando un'unica 'piattaforma' di lavoro. Stiamo per fare grandi cose, anche se preferisco fare cose interessanti e un po' mi violento. Tuttavia, già ora s'intravedono i primi frutti".


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