Proprio in queste ore, qualcuno ha messo in circolazione la notizia di un
complotto segretissimo per il
commissariamento dell'Italia da parte dei
media e
dell'Unione europea. Un
'golpe' che verrà messo in atto nelle prossime settimane a colpi di
'spread' e finalizzato a far cadere il
Governo Conte. Non c'è alcuna verifica, al momento, della cosa, né esistono riscontri attendibili. Quel che è certo, invece, è che si sta cercando a tutti i costi di creare un
corto circuito internazionale basato su un
eccesso di informazioni, in cui alcuni
fatti veri finiscono con l'essere mescolati ad altri completamente
falsi. Tra i
cattolici integralisti di una volta, si diceva spesso che mettere insieme
cose vere con altre
false era l'azione tipica del
demonio, il quale sarebbe solito
'inventare pentole' senza preoccuparsi dei
'coperchi'. Ma anche i
cattolici ortodossi non sono più quelli di una volta. E anch'essi risultano, oggi, pienamente impegnati nel diffondere
'bufale', istigati da
persone fisiche precise e non certamente da
entità astratte. In buona sostanza, l'uso della
menzogna sta diventando sempre più accettato come
lecito, mentre invece dovrebbe essere considerata la principale
forma sociologica d'inganno, di vera e propria
truffa tesa a danneggiare i cittadini, al fine di
manipolarli. C'è anche da dire che siamo di fronte a una
prova di maturità democratica importante, per il popolo italiano: vediamo se la nostra è veramente una comunità di
persone intelligenti, in grado di comprendere per tempo il rischio che può derivare dal mettersi a
'giuocare col fuoco'. Ragionando
'lombardianamente', secondo cioè le antiche e sane logiche
dell'ideologismo dimostrativo di
Riccardo Lombardi, proviamo a proporre alcuni esempi. E' notizia dei mesi scorsi, che la
Grecia sarebbe riuscita a onorare i propri
debiti e a rimettersi in carreggiata con i suoi
conti pubblici, finalmente tornati in ordine. Ovviamente, la risposta messa in circolazione per
reazione a tale notizia è stata esattamente quella
opposta: la
Grecia, attualmente, risulterebbe presa per la gola dal
'nodo usuraio' di una
Ue 'cravattara' e da una
Germania penetrata agilmente nel suo tessuto economico, al fine di acquisire a bassissimo costo
aeroporti, industrie alimentari e
attività turistiche. Fatti
veri solamente in parte, i quali hanno tuttavia permesso al
Paese ellenico di ospitare le attività di gruppi imprenditoriali che hanno onorato l'impegno di effettuare quegli
investimenti che avevano promesso di fare. Noi, invece, i nostri
debiti proprio non intendiamo
onorarli, nemmeno sottoforma di
'saldo e stralcio'. L'attuale questione del
Def approvato dal
Governo, ma accolto dubbiosamente da
Bruxelles, nel dibattito pubblico di questi giorni non è quasi mai incentrata sul fatto che esso
vìola gli accordi presi precedentemente con
l'Unione europea, per il rientro
dell'Italia dalla propria posizione
debitoria. In pratica, il dato non viene analizzato
'cronologicamente', in quanto inserito in un percorso di rientro finanziario, bensì viene
'fotografato' sul momento, secondo una sorta di
'fissità' materialista 'tardo-marxiana'. Proviamo a fare un altro esempio di tale metodologia di disinformazione: nel
2011, ovvero durante il
Governo 'Berlusconi quater', la disoccupazione giovanile nel
sud d'Italia s'impennò al
40%; nell'anno immediatamente successivo, cioè durante il
Governo Monti, essa toccò quota
42%. Ebbene, non solo non si poteva, a quei tempi, considerare il
professor Mario Monti come un illusionista dotato di
'bacchetta magica', in grado di ridurre la disoccupazione giovanile ai minimi termini, ma non si dovrebbe nemmeno, oggi, prendere unicamente in esame il dato del
2012 isolandolo dal proprio
contesto tendenziale, che infatti era in atto già nell'anno precedente. Tutto ciò avviene, ovviamente, con lo
scopo mirato d'indicare un
colpevole unico ed esclusivo di tutti i nostri mali attuali. E cioè: il
Governo Monti. Ma si tratta di un ragionamento di una
slealtà morale a dir poco
terroristica, oltreché
manichea: pur tra errori e incomprensioni, il
Governo Monti fu l'esecutivo che
salvò l'Italia dal
disastro finanziario, non certo quello che lo aveva quasi
generato. Considerarlo come causa esclusiva e originaria di ogni male significa operare
un'azione distorsiva ed
estremistica, da
dissociati mentali. Ecco, dunque, tornare in campo la tecnica del
'capro espiatorio', esattamente come accaduto in tempi passati, che dovremmo conoscere assai bene. Cercare la
verità in tutte le sue
cause e i suoi diversi
aspetti non significa affatto professare
un'ideologia 'buonista', o
'politicamente corretta', come spesso si è soliti affermare. Anche perché, un
dato econometrico non sempre può esser letto alla luce di
un'ideologia anziché
un'altra. Fu esattamente questo l'errore di analisi economica compiuto
dall'ideologia 'marxista', la quale si era posta l'obiettivo di riuscire a realizzare un modello di
"socialismo scientifico" valido per tutti. Ma una
verità scientifica non sempre è riproducibile materialmente. E non può nemmeno essere considerata
'automatica', poiché si rischia di andare contro le leggi della scienza medesima, la quale può rivoltarsi contro di noi. Ma anche a questo si crede che esista un
rimedio: basta individuare un ulteriore ed ennesimo
'capro espiatorio', oppure un'area precisa e circoscritta di
colpevoli ed ecco che ogni cosa può essere
'scaricata' genericamente, in maniera
trascendentale. Come quando
si scaglia un sasso e si
nasconde la mano.