Questi primi mesi di
governo 'giallo-verde' ci stanno donando
piena soddisfazione. Molte accuse di
'antitalianità' erano piovute addosso
'a catinelle', in questi anni, in particolar modo nei confronti del sottoscritto. Ma noi non eravamo schierati
'contro' il popolo italiano, bensì ne denunciavamo il
'morbo', la patologia nascosta. L'emersione del
movimentismo 'grillino' e la stessa
demagogia leghista stanno pienamente dimostrando la diversità di una parte di questo popolo rimasto
dissociato da se stesso, pur tenendo ferme le sue
attenuanti storiche e tutte le
giustificazioni del caso.
Visioni ribaltate che non dimostrano affatto un modo diverso d'interpretare la
legge, bensì la
saltano a piè pari. Si tratta di un
delirio di onnipotenza assolutista e
totalitario, a lungo tenuto nascosto tra le pieghe della nostra realtà sociale. Oggi, questo
'demone' è salito al potere, con tutto ciò che ne consegue: imbarcazioni della
Marina Militare che non possono attraccare nei loro stessi porti;
invasioni di campo nei riguardi della magistratura; la
supponenza di denunciare un trattato commerciale, come se i mercati internazionali corrispondessero alle
bancarelle di un mercatino di quartiere; un
'meccanicismo' statico più vicino alla
tirannìa del presente che a una coerente e lungimirante visione di
futuro; una
mentalità colpevolista da
'bar dello sport', seguita da
odiosi atteggiamenti di esponenti politici a cui sembra che qualcuno abbia
'avvelenato' il cane. Eccoli, dunque, i sintomi più manifesti di
quell'Italia che riesce a essere, senza alcuna vergogna,
eversiva e
reazionaria allo stesso tempo, nella convinzione che il
freno di stazionamento di un'automobile sia, in realtà, il
pedale di accelerazione. Tutto questo avviene con la complicità di una parte del popolo italiano che proprio non intende comprendere come tali metodi di
manipolazione propagandistica tendano a
escluderlo, anziché
includerlo, all'interno dei
processi democratici e
partecipativi. Il
paradosso al potere: è esattamente questo ciò che gli italiani hanno inflitto a se stessi. Adesso, il
male si è definitivamente
conclamato, estrinsecando tutti i suoi sintomi di
malvagità tendenti unicamente a
'bloccare' le situazioni, ad alimentare
costi ed
'empasse', creando problemi anziché risolverli. La suggestione rimane quella di riuscire a fermare anche il
tempo per invertirne il flusso, nella convinzione,
'terrapiattista' e
illiberale, secondo la quale è sempre possibile
calpestare tutto e tutti, compresi i
diritti del singolo individuo e della
persona umana. Ora che tutto questo è uscito allo scoperto, speriamo risulti finalmente ben chiaro il nostro
compatimento di questi anni, senza finzioni o dissimulazioni. Senza volgere il proprio sguardo da un'altra parte, al fine di continuare a celare di fronte a se stessi la
stupidità del proprio
odio, teso esclusivamente a dare il
'peggio' di sé, nell'assurda convinzione che questo
'peggio' sia un'antica forma di
'genuinità'. In realtà, ciò dimostra, sia nel caso della
Lega, sia in quello del
Movimento 5 stelle, una visione
'segmentata', completamente
priva di scrupoli. Un'ignoranza da
'straccioni', che degenera regolarmente nel
qualunquismo più
incoerente e
plebeo.