Ritengo innanzitutto opportuno
ringraziare gli elettori e gli iscritti del
Nuovo Psi che, seguendo l’indicazione del partito, si sono recati alle urne per sottoscrivere i quesiti referendari e quanti, fra dirigenti e militanti, si sono mobilitati a sostegno del
‘SI’. Prendo atto della larga
astensione popolare all’appuntamento referendario non
senza preoccupazione, per le ragioni di merito politico che fanno della
legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita una norma
arretrata al cospetto delle legislazioni vigenti in altri Paesi d’Europa. Mi appare pertanto necessario indicare, oggi, l’esigenza di promuovere, in seno al Parlamento,
un’azione politicamente robusta, al fine di raccogliere il consenso necessario per
rivisitare quelle parti della norma che già allo stato attuale hanno dimostrato la loro
inefficacia, per correggere quegli
squilibri e quelle
incongruenze che rendono assai difficile la sua effettiva
applicabilità.
L’ennesimo insuccesso del referendum rende necessario un serio
ripensamento sull’istituto ed una riflessione sull’insieme delle ragioni che hanno influenzato questa
diserzione elettorale. E’ infatti necessario non sottacere l’energica presa di posizione della
Chiesa cattolica, attraverso la Conferenza Episcopale. Essa è apparsa come una chiara e limpida azione volta a
trasformare una legittima posizione di carattere religioso in un’invasione politica su di un terreno di scelte dal carattere civile. Così come ritengo importante segnalare
l’eccessiva politicizzazione che ha influenzato l’azione di una parte degli esponenti del
Comitato promotore, politicizzazione che ha
allontanato ampi settori del mondo laico dal voto. L’area della Casa della Libertà registra, a mio parere, una
vistosa battuta d’arresto e gli stessi propositi di
omogeneizzare i partiti che la compongono in un unico schieramento fondato su
valori comuni, appare un’evidente
forzatura di carattere politico, che scaturisce da un voto puramente referendario. In ogni caso, il Nuovo Psi intende mantenere ben saldo il proprio proposito di
difendere la propria autonomia e la propria identità politica, considerando questo punto prioritario a prescindere dagli schieramenti in campo.
Vicesegretario e Portavoce Nazionale del Nuovo Psi