Ancora pochi giorni utili per poter visitare, a
Roma, la mostra
'Quarto Savona Quindici', realizzata per celebrare e perpetrare il ricordo della
strage di Capaci, una delle pagine più drammatiche e indimenticabili della Storia italiana più recente. Fino al
31 gennaio sarà possibile vedere all'interno della
'Galleria Sordi', in
piazza Colonna, i resti della
Fiat Croma blindata all'interno della quale viaggiava la scorta di
Giovanni Falcone al momento dell'attentato avvenuto il
23 maggio del 1992, nel quale persero la vita, oltre al giudice antimafia e la moglie
Francesca Morvillo, gli agenti di polizia
Antonio Montinaro (capo della scorta),
Vito Schifani e
Rocco Dicillo. Il titolo della mostra coincide col nome in codice della scorta stessa. Per la prima volta nella capitale, l'autovettura è esposta in una teca di vetro: un'immagine tragica, che si imprime prepotentemente nella memoria. Le lamiere accartocciate sono lì a testimonianza dell'inaudita violenza dell'esplosione, avvenuta nel tratto di autostrada
A29 tra l'aeroporto di
Punta Raisi e il capoluogo siculo. La macchina fu ritrovata solamente dopo diverse ore dall'attentato dinamitardo in un uliveto, a un centinaio di metri dal punto di deflagrazione. Un simbolo potentissimo, che ricorda tutte le vittime innocenti della mafia, ma è altresì parte di un processo di
sensibilizzazione alla legalità di cui sono beneficiarie le nuove generazioni e che vuol fare della cultura e della conoscenza un fondamentale strumento di lotta contro tutte le mafie. Il ricordo viaggia diretto verso quel terribile pomeriggio siciliano e le drammatiche testimonianze dei superstiti, i poliziotti presenti sulla terza vettura del corteo e i primi ad accorrere in soccorso del giudice. La mostra è stato promossa dalla
Regione Lazio ed è stata inaugurata la scorso
24 gennaio alla presenza di un nutrito numero di studenti della scuole laziali, del presidente
Nicola Zingaretti, del ministro della Giustizia,
Andrea Orlando, del prefetto
Luigi Savina e della vedova
Tina Montinaro, fondatrice e presidente dell'associazione che prende il nome dalla scorta di
Giovanni Falcone, di cui faceva parte il marito. L'esposizione costituisce il proseguo dell'iniziativa
'Quarto Savona Quindici: la memoria in marcia', inaugurata lo scorso anno, attraverso la quale l'autovettura è stata ricondotta a
Palermo da
Peschiera del Garda, in un viaggio itinerante che ha toccato le città di
Sarzana, Pistoia, Riccione, Monte Sa Giusto, Napoli, Vibo Valentia e
Locri. Il
23 maggio scorso, la teca è stata poi trasportata presso il
'Giardino della memoria' di
Capaci. Dal
2012, l'autovettura sulla quale viaggiava
Giovanni Falcone è invece esposta in un'altra teca commemorativa, inaugurata dell'allora presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano e conservata presso la scuola di formazione e aggiornamento del personale del
Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di
Roma.