Carissimi
giovani italiani, certe volte penso: che cos'è
un'epoca? Perché il periodo di cui spesso, su queste colonne, vi abbiamo parlato è stata
un'epoca: quella della
nascita e dei primi decenni di vita della nostra
democrazia. Già negli
anni '80 si percepiva come molte abitudini e ritualità stessero cambiando. C'era una luce diversa nell'aria. E gli
autunni non erano più quelli di una volta, passati attorno alle
officine, o nei
capannoni industriali delle grandi fabbriche. Ma quel che è decisamente
strano in voi, che siete nati e cresciuti
nell'epoca attuale, è che tali cose sembrate
saperle. E questo vostro sapere sembra darvi dei
diritti. Quel che vi sfugge, invece, è che oltre a questi
diritti esiste, da sempre, un
mistero: i
padri vogliono
uccidere i loro
figli. E per far questo, in altre epoche i
padri mandavano i loro
figli in
guerra. Fu proprio per tale motivo che i
figli cominciarono a
disprezzare la società dei
padri: perché
i padri volevano la guerra. Invece, voi oggi, in questa epoca, non volete
né l'una cosa, né l'altra: non ve ne importa proprio nulla, né dei vostri
padri, né della
politica, vecchia o nuova che sia. Vi siete liberati di tutto, diventando
sfuggenti, per riuscire a evitare ogni cosa. Come se nulla potesse, o dovesse,
scuotervi dentro. Voi siete sempre
altrove e ciò vi rende
abulici, anacronisticamente
innocenti. Se giraste almeno un poco il Paese, vedreste sbucare, ogni tanto, tra le campagne italiane, alcuni vecchi
casolari abbandonati. Si tratta di
antichi casali contadini, il cui destino è stato quello di non essere né
abbattuti, né
ricostruiti. Se ne stanno lì, immobili, dimenticati tra le campagne padane, dopo lunghi e interminabili secoli di
freddo e di
fatica, sperduti in un'oasi di
dimenticato dolore. Ebbene, quelle sono le costruzioni
superstiti della lunga e dimenticata
guerra tra padri e figli, fatta per sfuggire, in un modo o nell'altro, da una vita di
fame, miseria e
pidocchi di cui rimangono soltanto le rovine. Quella non fu l'epoca di
un'unica guerra, ma di una
continua serie di guerre, combattute per uscire dal nostro
medioevo. Ed è per questo che
sbagliate, oggi, nel vostro
rifiutare la politica. Lasciatele, almeno, il diritto di
ricominciare da capo.