Vittorio LussanaCarissimi giovani italiani, certe volte penso: che cos'è un'epoca? Perché il periodo di cui spesso, su queste colonne, vi abbiamo parlato è stata un'epoca: quella della nascita e dei primi decenni di vita della nostra democrazia. Già negli anni '80 si percepiva come molte abitudini e ritualità stessero cambiando. C'era una luce diversa nell'aria. E gli autunni non erano più quelli di una volta, passati attorno alle officine, o nei capannoni industriali delle grandi fabbriche. Ma quel che è decisamente strano in voi, che siete nati e cresciuti nell'epoca attuale, è che tali cose sembrate saperle. E questo vostro sapere sembra darvi dei diritti. Quel che vi sfugge, invece, è che oltre a questi diritti esiste, da sempre, un mistero: i padri vogliono uccidere i loro figli. E per far questo, in altre epoche i padri mandavano i loro figli in guerra. Fu proprio per tale motivo che i figli cominciarono a disprezzare la società dei padri: perché i padri volevano la guerra. Invece, voi oggi, in questa epoca, non volete né l'una cosa, né l'altra: non ve ne importa proprio nulla, né dei vostri padri, né della politica, vecchia o nuova che sia. Vi siete liberati di tutto, diventando sfuggenti, per riuscire a evitare ogni cosa. Come se nulla potesse, o dovesse, scuotervi dentro. Voi siete sempre altrove e ciò vi rende abulici, anacronisticamente innocenti. Se giraste almeno un poco il Paese, vedreste sbucare, ogni tanto, tra le campagne italiane, alcuni vecchi casolari abbandonati. Si tratta di antichi casali contadini, il cui destino è stato quello di non essere né abbattuti,ricostruiti. Se ne stanno lì, immobili, dimenticati tra le campagne padane, dopo lunghi e interminabili secoli di freddo e di fatica, sperduti in un'oasi di dimenticato dolore. Ebbene, quelle sono le costruzioni superstiti della lunga e dimenticata guerra tra padri e figli, fatta per sfuggire, in un modo o nell'altro, da una vita di fame, miseria e pidocchi di cui rimangono soltanto le rovine. Quella non fu l'epoca di un'unica guerra, ma di una continua serie di guerre, combattute per uscire dal nostro medioevo. Ed è per questo che sbagliate, oggi, nel vostro rifiutare la politica. Lasciatele, almeno, il diritto di ricominciare da capo.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)


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Cristina - Milano - Mail - mercoledi 10 gennaio 2018 12.53
Grazie, direttore!!!


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