Abbiamo assistito in questi giorni, con un certo mal di stomaco, al
'siparietto' messo in scena da
Matteo Salvini: nel primo atto, disgustoso, giustificava l'irruzione nella
sede (privata) di un'associazione che, a
Como, si occupa di sfamare la gente - e non certo di pestarla e vessarla - giudicandola
"una ragazzata", perché questi delinquentelli fanno parte del suo elettorato, avendo
Salvini fatto l'occhiolino ad
Alemanno e
Storace per far fuori
Fratelli d'Italia e liquidare il neofascismo come un fenomeno di secondo piano; nel secondo atto, ancor più disgustoso, in cui se la prendeva con il
Pd per la famosa questione delle
banche, in merito alle quali è stato proprio il
Pd a chiedere una
commissione d'inchiesta che ha scatenato
l'ira funesta e
infiniti lutti addusse a coloro ai quali la suddetta commissione poteva
'svangare' gli
'zebedei' per ragioni più finanziarie che fisiologiche. Anche lì, il
Salvini della
Lega nazionale dava il meglio di sé proprio come se il suo Partito dei
'sempre più a destra' non si fosse
'mangiato' una
banca (sì, una banca), un
quotidiano nazionale, una
radio nazionale e qualcosa come
48 milioni di euro di rimborsi elettorali. E' noto, del resto, che in questo Paese non è
onesto chi realmente è tale, ma chi
grida di
esserlo più forte degli altri. Che è un un po' come
l'ipocrisia di coloro che, tra i parlamentari, di giorno gridavano contro le
'Unioni civili' e la notte venivano
'pizzicati' con le
trans su
via Cristoforo Colombo. Tocca proprio rimpiangerlo
Bettino Craxi, che ai tempi della
Tangentopoli delle
'monetine' e degli
italiani 'forcaioli' per genetica, in parlamento ebbe il
coraggio di chiedere a tutti i presenti chi, tra loro, fosse sicuro di non aver mai percepito finanziamenti illegali. Bisogna sempre guardarsi indietro, per capire il presente. E questo presente ci dice che i signori partoriti dalla
prima Repubblica, che si sono inventati la
seconda e stanno massacrando la
terza, prima di entrare nella
quarta si dimostrano assai più
disonesti dei loro padri politici. Soprattutto intellettualmente, grazie alla loro
'faccia di tolla' e a una popolazione enormemente più stupida e incolta di venticinque anni fa. Anche per questa regressione culturale, vanno ringraziati i numerosi governi dell'accoppiata
Berlusconi-Lega Nord.