Ennio TrinelliGiorno. Ore 13 circa. Bar gestito da 'palestrato' di 120 chilogrammi. Sguardo perso nella tv sintonizzata su nota radio privata italiana.
Lei: "Visto quelle strisce in cielo"?
Lui: "Non vedo così lontano...".
Lei: "Sono le scie chimiche, con quelle gli Stati Uniti dominano il mondo".
Lui: "In realtà, lo dominano per vie economiche e cinematografiche".
Lei (stralunata, sembra non capire): "Dicono che propagandano [sic] le malattie da lì. Altro che vaccini [sic]. Senza le scie chimiche, le malattie non ci sono [sic] Le malattie...".
Pausa. Lui finisce il caffé e scarta un cioccolatino. Poi sorride.
Lui: "Nel Medio Evo, si schiattava di peste e gli aerei non c'erano...".
Lei (rimane un momento senza parole)...
Lui: "Posso chiederle, informalmente (lampo di panico nel di lei vacuo sguardo) e senza giudizio (secondo lampo di panico nel di lei vacuo sguardo), che titolo di studio ha"?
Lei: "Terza media (risolino compiacente) presa per compassione: ah, ah, ah"!
Lui: "Il caffé lo offro io...".
Perché vendicarsi di una donna? Ci pensa il tempo.
(cit. Paolo Poli, Le relazioni pericolose)


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