Mentre i vari
'lecchini' del nuovo potere
'nazidestrista' filo-Grillo-Trump-Putin sono lì che scrivono i loro articoletti su:
"L'abbiamo sempre detto che ci vuole più Europa", eccolo qui il vostro piccolo e inutile cronista a
'celebrare' la vittoria di
Macron alle presidenziali francesi con il
65,5% dei voti, devastato dall'ammirazione per un sistema che dieci minuti dopo la chiusura dei seggi ci dice con certezza chi ha
vinto, con quale
percentuale ed esclama pure:
"W la France"! Alla faccia di quelli che
"in Italia si fanno una riforma costituzionale in due settimane e la riforma elettorale in due mesi", mentre è da dicembre 2016 che
aspettiamo. E anche da qualche anno prima. Mentre gli italici fautori della
'porcheria politica' stanno lì a
'grufolare' tra le loro miserie, la
Repubblica d'Oltralpe ci torna a sbattere nei
'denti' due cose fondamentali:
1) quando c'è da unirsi contro una
destra indecente, quella destra non passa;
2) i cittadini di uno Stato che funziona danno
risposte, guarda caso proprio nei momenti nei quali bisogna darle, che è poi quando si vota. L'interessante
Macron staremo a vedere ciò che farà sul serio. In
Italia, è stato invece vissuto come il piacente uomo d'affari, fors'anche
'gay', che si è sposato una donna di vent'anni più vecchia, a dimostrare il devastante
provincialismo 'incolto' di cui i poveracci che popolano questa
'Italietta dello squallore' sono geneticamente portatori. Nessun commento sulle idee
'macroniane', ma soltanto su ciò che l'ormai
presidente della Repubblica francese fa o non fa nella sua camera da letto e in compagnia di chi. Non stupiamoci, allora, se le cose vanno come vanno. Di positivo, in tutto questo, c'è il fatto che
la parte riformatrice del Paese, che vuole lavorare per cambiare
l'Italia e
l'Europa, ha un alleato in più: il presidente di una delle potenze mondiali. Di negativo, invece, c'è che non sappiamo nulla di
Salvini, che della
Le Pen è stato uno dei principali sponsor - si sa che le bionde hanno un loro fascino - e siamo molto preoccupati per la tenuta delle sue
coronarie. Tutto il resto è
"Vive la France" e
"Vive Macron".