Il
LXVII Festival di Sanremo è ormai alle porte. Una manifestazione importante per la nostra
cultura nazionalpopolare, che ha sempre segnalato, col passare degli anni, i vorticosi cambiamenti
dell'Italia, soprattutto quelli
sociali e di
costume. Un palcoscenico impegnativo, che mostra un artista al cosiddetto
'grande pubblico', senza
'targettizzazioni' precise. A prescindere dalle
perfomances 'storiche', il
Festival ha attraversato la Storia del nostro Paese, il quale ha via via abbandonato, anche se piuttosto lentamente, le vecchie
consuetudini perbeniste e un po'
bigotte per giungere agli anni della
contestazione, segnati dal suicidio del giovane
Luigi Tenco, in seguito quelli del
'riflusso' negli
anni '80, sino a rappresentare le
identità artistiche, ancora piuttosto
confuse, dei decenni più recenti. Con qualche
eccezione, ovviamente. La distinzione tra
canzone d'autore e
brani accattivanti o di
facile ascolto, nel grande
'calderone sanremese' sembra confondersi: sono le
radio e il
successo di mercato dei mesi successivi a connotare meglio
stili e
carature artistiche, vero
talento e
capacità interpretative, gli
orizzonti più
'pensosi' e sofferti rispetto alle
'fughe' verso un generico
'altrove' giovanile. La
musica d'autore italiana, tuttavia, cerca di difendersi, anche a
Sanremo. E quest'anno ci propone qualche
giovane interessante, come nel caso di
Valeria Farinacci. 'Insieme' è il brano con il quale questa giovane artista parteciperà alla rassegna canora.
Valeria è un'interprete
umbra, classe
1993. Canta sin da piccola e, durante gli anni del liceo, nel
2008, ha partecipato al musical
'La Sirenetta', in veste di
'Ariel' presso
l'Anfiteatro Fausto di
Terni. Appassionata di lingue, si è iscritta all'università e poi si è trasferita a
Roma. Nel
2014 ha vinto una borsa di studio per una delle più prestigiose università dell'Inghilterra:
l'University College of London. La capitale britannica le ha dato modo di esplorare e assaporare anche la musica anglosassone, aprendola a influssi e contaminazioni culturali
'altre'. Nello stesso anno, grazie alla vittoria nel concorso musicale ternano
'Avis Emo...zioni: l'arte di donare', ha ottenuto una seconda borsa di studio per il
'Cet' di
Mogol, un ambiente che le ha fatto incontrare
Giuseppe Anastasi, già compositore e autore di canzoni che hanno trionfato al
Festival di Sanremo, quali
'Sincerità' e
'Controvento', nonché di
'La notte', 'L'amore è un'altra cosa' e
'Guardando il cielo'. Da questo incontro è nata una collaborazione volta alla scrittura e alla produzione di nuovi brani, che hanno condotto
Valeria Farinacci dapprima ad aggiudicarsi il concorso
'Area Sanremo' e, dopo essersi laureata con
110 e lode in
'Lingue e mediazione linguistico-culturale' presso
l'Università degli Studi Roma Tre, anche al
debutto sanremese, previsto nella categoria
'Giovani'. Abbiamo dunque incontrato
Valeria Farinacci per poterla presentare a pochi giorni dal suo ormai prossimo impegno artistico sul palco del
teatro Ariston.Valeria Farinacci, il tuo brano 'Insieme' è stato definito "pop di spessore" da Massimo Cotto, presidente della commissione di valutazione di 'Area Sanremo': sei d'accordo con questo giudizio? "Sì: è un brano 'pop' che, tuttavia, intende comunicare messaggi importanti".La canzone è stata scritta da Giuseppe Anastasi, autore di molti brani che a Sanremo hanno vinto o 'mietuto' successi: ti senti una delle favorite?"Tutt'altro: portare un brano di un autore famoso è sempre rischioso ed è anche una grande responsabilità per me. La prima volta che ho letto il testo scritto da Giuseppe Anastasi sono rimasta molto colpita dalla sua efficace semplicità: è un brano che racchiude una profondità intensa. È come se fosse una sorta di 'ricetta' per costruire un rapporto di coppia che sia solido e duraturo. Noto, infatti, soprattutto tra i miei coetanei, la difficoltà a instaurare un legame d'amore stabile, costruito sui sacrifici. Il brano sottolinea esplicitamente questa componente. E credo sia importante comunicarla ai giovani, a noi che saremo le famiglie del domani. Ritengo che il brano abbia altresì, al suo interno, un messaggio di speranza, necessario da comunicare, di cui abbiamo bisogno specialmente in un momento internazionale così delicato e complesso. L'insieme di cui parla la canzone è inteso come rapporto di coppia e, nella parte finale del brano, anche come globalità di persone che devono stare unite in una comunità".Quale emozioni provi nell'esordire sul palco dell'Ariston?
"Un'emozione indescrivibile: un misto tra incredulità e gioia assoluta".Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali? "Arisa, Elisa e Malika Ayane".Nel 2012 hai partecipato come sfidante ad 'Amici': cosa pensi dei 'talent' come 'tappe' di una carriera artistica?"Feci il provino per 'Amici' e sono arrivata sino alla fase finale, ma non sono entrata nella scuola. In ogni caso, il percorso in un talent può insegnare molto: quel 'no' mi è servito per migliorare e mi ha portata, oggi, sul palco dell'Ariston".Sei laureanda in 'Mediazione linguistico-culturale': cosa vuoi fare da 'grande'? "Veramente, mi sono laureata lo scorso novembre, in concomitanza delle ultime fasi dei provini di 'Area Sanremo'. Da grande, vorrei continuare a coltivare le mie due passioni: la musica e le lingue straniere".Da bambina hai anche partecipato allo 'Zecchino d'oro': dunque, il mondo della musica ti ha sempre attratto?"Mi è sempre piaciuto cantare, ma il momento decisivo, nel mio ancor breve percorso artistico, è stato vincere una borsa di studio per il Cet di Mogol. Lì è nato il mio progetto con Giuseppe Anastasi".