Quali sono i provvedimenti economici che saranno introdotti dalla prossima
‘Legge di stabilità’ 2017? Nella finanziaria ci saranno molti interventi che riguarderanno
pensioni, scuole e
istruzione. E anche una serie di novità che dovrebero portare un certo
'sollievo' alle famiglie italiane. Sono stati inseriti molti
‘bonus’ a sostegno del reddito, tra cui diversi incentivi alle assunzioni, finalizzati a combattere la disoccupazione. E’ stato inoltre inserito un
‘bonus bebè’, molto in voga anche negli anni scorsi, all'interno di una lunga fase demografica a
‘nascita zero’, causata, soprattutto, dall’instabilità e precaritetà del lavoro. Presentando la norma, una manovra da
26,5 miliardi di euro (2 in più rispetto a quanto previsto), il presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, ha dichiarato che
“l’Italia non va ancora bene, ma va meglio rispetto a come andava prima”. Dunque, sembra che il Paese sia in
‘leggera ripresa’, rispetto alla recessione dell’ultimo quinquennio. Ma quali sono gli interventi previsti dalla legge di bilancio 2017? Ecco una lista delle principali novità che verranno introdotte:
a) riduzione Ires dal 27,5% al 24%;
b) conferma del bonus bebè anche pr il 2017;
c) sblocco delle assunzioni nel pubblico impiego;
d) quattordicesima a sostegno delle pensioni più basse e per l’anticipo pensionistico;
e) riduzione dei regimi fiscali dei piccoli imprenditori;
f) stanziamento di 4,5 mld per il piano 'Casa Italia' in favore delle vittime del terremoto;
g) estensione del bonus per le ecoristrutturazioni a condomini e alberghi;
h) stanziati 500 euro l’anno una tantum per migrante a sostegno dei Comuni.
Una novità, attesa un po’ da tutti, a dire il vero, professionisti del settore e utenti, è la cosiddetta
‘chiusura’ di
Equitalia, congiunta a un risanamento delle cartelle emesse. Tutte le sanzioni previste saranno
‘depurate’ dagli infiniti
‘balzelli’, interessi e more, che come una
‘spada di Damocle’ pendono su molti italiani, portando nelle casse dello Stato circa
4 miliardi di euro. Oltre a ciò, dalla nuova
‘Voluntary disclosure’ o
‘Voluntary 2’, confermata anche per il
2017, sono attesi altri
2 miliardi di euro. Ci si avvia, dunque, verso una
rivoluzione fiscale che non sarà soltanto strutturale nell’abbattimento del
‘carrozzone’ Equitalia, ma che sconvolgendo l’attività di riscossione, in parallelo innescherà importanti meccanismi di
trasferimento di risorse, le quali potrebbero aprire nuovi
‘spiragli’ per molti settori economici. Si scommette, insomma, sul
contrasto all’evasione, puntando sui nuovi
aumenti Iva, dal
10 al
13% e dal
22% al
24%, riconoscendo però delle
‘sanatorie’ sia sulle cartelle esattoriali, sia nei riguardi dei capitali all’estero. Il tutto chiaramente
‘ancorato’ a una semplice logica:
fare ‘cassa’. Fiscalmente, il Governo mira a ottenere, nel
2017, circa
2 miliardi di euro dalla vecchia tassazione, che insieme ai nuovi strumenti di riscossone porteranno nelle casse dello Stato un totale di circa
3,7 miliardi nel triennio
2017-2019. Ciò al fine di
‘rimpinguare’ il fondo del
Servizio sanitario nazionale a
113 miliardi e per l’assunzione del personale precario. Sarà poi ridimensionato anche il
canone Rai, che nel
2017 passerà da
100 a
90 euro. Verrà infine introdotta
l’Iri: la nuova imposta sul reddito imprenditoriale, che colpirà imprese e professionisti. Per le
Forze armate, gli
80 euro in
‘busta-paga’ diventeranno strutturali, come già accaduto negli stipendi della altre categorie di impiegati statali.