Giuseppe LorinAl centro antiviolenza 'Marie Anne Erize', nel quartiere Tor Bella Monaca in Roma, lo scorso 5 dicembre, Stefania Catallo, direttrice della struttura, è riuscita a realizzare qualcosa d'importante per la propria comunità, con la collaborazione di tutte le donne che la sostengono nelle sue molteplici attività. Sempre sensibile a ciò che accade sul territorio, in particolar modo nei confronti dei più piccoli, Stefania Catallo ha perciò deciso di dedicare una sala lettura all'interno della biblioteca del centro antiviolenza da lei diretto, in ricordo di Elisa Scala, una bambina di undici anni scomparsa prematuramente due mesi fa per una leucemia fulminante. Elisa amava molto leggere. E questo amore per i libri riusciva a trasmetterlo anche ai suoi amichetti e compagni di scuola. La sala intitolata al suo nome è un piccolo gesto per ricordarla e far capire ai ragazzi quanto sia importante la lettura, per maturare e crescere con senso civico. I genitori di Elisa Scala, nel loro dolore, hanno la forza di continuare grazie anche all'affetto di tutte le persone che, nel quartiere, si sono strette attorno a questa sofferenza, che ha lasciato un vuoto profondo nella comunità. La vicinanza e la partecipazione affettiva di una periferìa ricca di grande umanità, rendono vive le intenzioni d'amore verso il prossimo che la piccola Elisa Scala ha dimostrato nei suoi pochi anni di vita. Anni che in un certo senso proseguiranno con l'impegno e le iniziative del centro 'Marie Anne Erize'. Oltre all'inaugurazione della sala con il taglio del nastro, vi è stata anche la premiazione del concorso teatrale 'Donne di guerra', giunto alla quarta edizione, che ha visto la partecipazione di 11 corti teatrali di grande valore e impatto emozionale. Tutti i bambini presenti hanno ascoltato con attenzione e rispetto i testi premiati e la proclamazione dei vincitori. A consegnare i premi, il direttore della rivista Periodico italiano magazine, Vittorio Lussana e la giornalista Matilde Spadaro, che hanno votato in due serate distinte, tenutesi presso il Teatro Manhattan di Roma, gli spettacoli in gara. Il premio alla miglior regia è stato assegnato a Michela Barone, per il corto: 'Perché mi guardate così?'; quello alla migliore attrice si è risolto con un ex aequo importante tra Agnese Fallongo, per lo spettacolo 'Letizia va alla guerra' e Alessandra Cappuccini per l'opera 'Rosetta'; il premio come miglior testo e andato a Michela Zanarella per l'indubbio afflato poetico del lavoro 'Io che ho vissuto l'inferno'; infine, il premio speciale della critica è andato al corto 'Letizia va alla guerra', che dunque ha conquistato ben due riconoscimenti. Con scelte registiche e stilistiche diverse, ognuna ha raccontato, attraverso il teatro, il punto di vista femminile sui conflitti e le guerre che hanno afflitto - e che ancora colpiscono - il mondo. Un pomeriggio dove tante voci artistiche e umane si sono unite insieme per diffondere conoscenza, amore per la cultura e per la vita, donando all'intera cittadinanza di un quartiere bisognoso di attenzioni la speranza di una degna quotidianità priva di violenze.


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