Marzia Papagna, giornalista 'freelance' e
Domenico Pizzi, geometra e speaker radiofonico tra i fondatori del
circolo Arci 'Open source', si sono sposati lo scorso
5 settembre. Bene, auguri. Dov'è la novità e, sopratutto, la notizia? Nel fatto che, in adesione al loro stile di vita, questi due giovani pugliesi hanno sviluppato l'idea di un
matrimonio 'ecosostenibile' e
'scacciacrisi': un esperimento coraggioso e originale. Bisogna sottolineare, innanzitutto, che i due ragazzi vivono in
Puglia, dove in comune col resto del sud d'Italia la parola matrimonio coincide con un'immagine di festa sfrenata, infinita, estremamente lussuosa, spesso piuttosto 'kitsch' e, quindi, enormemente costosa. In questi casi, s'insegue l'obiettivo di trascorrere una giornata indimenticabile, per sé e per gli ospiti, di cui - trattandosi di piccole realtà - se ne parli a lungo. Ciò non vuol dire che matrimoni come questi siano solo espressione di ragioni superficiali, dettate unicamente dal desiderio di apparire e, quindi, ricevere ammirazione. Tali cerimonie sono il prodotto di tradizioni largamente diffuse, difficilmente modificabili: è la prassi. A quale prezzo? Per molti, l'organizzazione dell'evento determina, spesso, indebitamenti, una forte dose di stress, enormi quanto inutili sprechi. In totale controtendenza, questi ragazzi hanno dunque sperimentato un modello di matrimonio inedito, al contempo 'green' ed economicamente poco dispendioso. Il tutto si è svolto nello splendido scenario del
Parco dell'Alta Murgia, all'interno di una masseria rivolta verso il celebre
Castel Del Monte. Non è stata una festa da
'figli dei fiori' o con abiti ricavati da sacchi di juta di francescana memoria, bensì una cerimonia di grande eleganza, che è riuscita ad abbattere di molto i costi. In che modo? Ce lo ha raccontato la stessa 'neosposa' in un blog (clicca
QUI), in cui sono descritte tutte le fase di preparazione e avvicinamento al fatidico giorno, un articolo citato di recente anche dalla rivista
'Vanity Fair'. Si parte dagli
inviti, fatti a mano in carta riciclata e avvolti da stoffe utilizzabili il giorno della festa, passando per un
addio al nubilato tra i
'trulli' di
Cocolicchio, tra
trekking, cena 'bio' e nottata in tenda, in compagnia delle amiche. Attraverso l'aiuto del bioarchitetto
Francesco Poli, dello
studio Lan, la coppia ha personalmente allestito l'area della cerimonia civile e il banchetto. Banditi abiti scuri e tacchi a spillo, anche i classici
chicchi di riso sono stati sostituiti da bolle di sapone e fiori. La cerimonia vera e propria si è svolta ai piedi di un albero, utilizzando pochi e sobri abbellimenti. E
le fedi, di colore rosa, portate su un cuscino di juta che diventa uno 'scaldamani', risultavano composte da una lega di oro e rame. Il banchetto si è celebrato all'interno della masseria, arricchita per l'occasione da
opere di 'land art', realizzate rigorosamente con i materiali della terra. Le bottiglie di vetro riciclato sono state decorate dai due 'neosposi', mentre il menù prevedeva
alimenti a 'chilometro zero': agnello murgiano, fichi, liquore al finocchietto e fiori di zucca. Unica concessione alla tradizione: la presenza dei
confetti, realizzati con l'antica tecnica del XIII secolo:
mandorle di Toritto confettate con zucchero di canna e miele. Per la loro prima notte di nozze, i due ragazzi hanno deciso di abbracciare la filosofia del
'glamping' (una fusione tra 'glamour' e 'camping'), trascorrendola in tenda circondati dagli amici, tra lenzuola bianche, coperte e cuscini che suggerivano l'antico immaginario dei matrimoni del passato. Infine,
viaggio di nozze in Grecia in sella alla loro
'Vespa', esperienza che
Marzia e Domenico sperano di replicare in tutta Europa, tramite una campagna di
'crowdfunding'. Il rispetto per la natura e la cucina tradizionale, il buon gusto e la voglia di sperimentare, sono stati gli ingredienti che hanno 'condito' questa particolarissima esperienza, che ha avuto il merito di dimostrare come un'ottica di
sostenibilità si
'sposi' - perdonateci il gioco di parole - perfettamente con eventi del genere.