Ogni anno, durante la bella stagione, ci poniamo tutti quanti col naso all'insù. Soprattutto di notte, al fine di ammirare quelle stelle che forse, un giorno, ci riveleranno se esistono altre presenze nell'universo. Ovviamente, a tutto ciò consegue una lunga serie di
'avvistamenti Ufo' tra i più
'bislacchi', ma anche qualche interessante discussione sugli alieni che potrebbero, in passato, averci già visitato. La vera notizia dell'estate 2015 indubbiamente è quella della scoperta di un pianeta assai simile alla Terra: si chiama
Kepler 452b. La sua esistenza rappresenta un qualcosa d'incoraggiante: cominciavamo a sentirci piuttosto soli nell'universo. E, anche dal punto di vista astronomico, la realtà di un pianeta Terra 'miracolato', in quanto sospeso alla giusta distanza dal sole, stava cominciando a farci pensare di essere frutto di una serie di coincidenze assolutamente irripetibili. Meno male: all'alba del 2015, la scienza ha finalmente chiarito che, dando tempo al tempo, un nuovo pianeta popolato da miliardi di 'matti' come noi terrestri potrebbe anche rinascere. Tuttavia, nelle discussioni sotto l'ombrellone di quest'estate 2015 non ci sono solamente ragionamenti di tal genere: qualcuno ipotizza che anche nelle religioni si annidino alcuni indizi espressamente esplicativi circa la natura extraterrestre, per esempio, di
Gesù di Nazareth. Così come anche nelle vicende delle molteplici divinità greche, che sarebbero anch'esse un tentativo letterario d'interpretazione storica relativo a un periodo in cui gli alieni ci visitavano regolarmente. Ma senza complicarci troppo la vita, l'episodio dell'annunciazione a
Maria della sua 'mission', quella di dover partorire un figlio per opera dello
Spirito Santo, non potrebbe essere considerato uno dei primi incontri ravvicinati del terzo tipo documentato dalla Storia? Dio è forse un 'precursore' di Spielberg? Pensiamoci bene:
Maria è in casa e non si è ancora sposata. Ha in 'testa' un gran bravo ragazzo di nome
Giuseppe, che si occupa di 'bricolage' e falegnameria. Ella sta pensando a lui quando, a un certo punto, un raggio di luce fortissima illumina a giorno mezza Palestina.
Maria si affaccia alla finestra e, a un certo punto, le appare un'entità impressionante, assai carismatica, che dichiara di chiamarsi
Gabriele, il quale le annuncia che dovrà partorire un 'bambinello' concepito attraverso un procedimento di fecondazione eterologa totalmente indolore: un metodo garantito, ovviamente, dalla Asl locale, nonché pienamente accettato dall'associazione medici-dentisti dell'Impero romano.
Maria prende atto del proprio destino e capisce sin da subito che non darà alla luce un bambino qualsiasi, ma una sorta di 'semidio', dalla natura in parte umana e in parete divina:
"Speriamo che Giuseppe la prenda 'bene'...", deve aver pensato. Con i mezzi che vi erano allora, non possiamo non tener conto del fatto che certi accadimenti potevano esser letti e interpretati solo con la 'lente' della rappresentazione 'mistica'. Anche perché, se
Giuseppe non avesse creduto all'apparizione
dell'Arcangelo Gabriele, siamo sicuri che non avrebbe
'ripudiato' Maria? Giuseppe ha storicamente dimostrato intelligenza e fede autentica, ma anche una certa 'sportività'. Soprattutto nei confronti degli
Ufo, i quali non amano adornare il capo dei terrestri con delle 'corna' troppo 'faticose' da portare. Sia come sia, in questi giorni
il Vaticano ha fatto sapere, attraverso un proprio studioso, di non credere all'ipotesi di un
Gesù mezzo alieno e mezzo terrestre. E ha negato di nascondere da millenni alcune scomode verità, secondo le quali la
Città del Vaticano sarebbe da tempo in rapporti diplomatici con gli extraterrestri. Ci crediamo, per carità: c'è in gioco la reputazione mondiale del cattolicesimo romano in quanto 'potenza' religiosa. Eppure, anche nei suoi archivi ogni tanto si parla di
'Res inexplicatae volantes' (oggetti volanti dalla natura inspiegabile, ndr). Ma ciò significa soltanto che qualche fraticello medievale uno 'sguardo' al cielo, talvolta, lo ha indirizzato pure lui, non che sussistano rapporti segreti, già stabiliti nel tempo, tra la riva destra del Tevere e alcune entità provenienti da altri pianeti. Altrimenti, ai nostri bersaglieri non sarebbe bastato aprire una 'breccia' a
Porta Pia, per invadere lo
Stato pontificio. E qualche anno prima, gli
'Chassepot' dell'esercito francese non sarebbero serviti per fermare, a Mentana,
quel 'satanasso' di Garibaldi. In ogni caso, oggi
la Chiesa considera assai probabile l'esistenza di altre forme di vita nell'universo, assolutamente 'sganciate', però, dagli eventi avvenuti in Palestina durante gli anni dell'impero di
Ottaviano Augusto e di
Tiberio. Addirittura, il
cardinale Josè Gabriel Funes, che oltre a essere un religioso è anche un astronomo attendibile, ha sostenuto di recente, sulle colonne del
'Washington Post', che non ci sarebbe
"contraddizione alcuna tra la teologia cattolica e la fede nell'esistenza degli alieni", chiarendo tuttavia che
"l'incarnazione del Figlio di Dio sulla Terra è stato un evento unico nella Storia della umanità". Come a dire:
Gesù era certamente
il figlio di Dio, ma quello vero, non di una qualche entità tecnologicamente avanzata. Peccato: la questione dei miracoli narrati nel Vangelo comincerebbe, finalmente, a trovare una sua 'quadra', nient'affatto in contraddizione con quanto tramandatoci per secoli dalla
Chiesa. La quale, al momento, ha ben altre cose da far 'quadrare', a cominciare dal deficit dello
Ior. Un deficit 'stabile', ovviamente, che di certo non è
opera degli alieni.