Michele Di MuroGiunto alla sua quarta edizione, il 'Medimex - Salone dell'innovazione musicale' di Bari ha aperto i battenti lo scorso 30 ottobre fino al primo novembre. Quello che è ormai il grande meeting musicale italiano è stato ospitato, come di consueto, nei padiglioni della fiera del capoluogo pugliese. Scopo della manifestazione, patrocinata dalla Regione Puglia e organizzata dal programma 'Puglia Sounds', è dichiaratamente quello di favorire e in qualche modo creare un dialogo tra gli addetti ai lavori attorno alle tematiche più attuali  in campo musicale. Al suo interno, lo spazio per le attività diurne è risultato suddiviso in una serie di stand ospitanti etichette, agenzie di stampa, associazioni, start-up del settore, agenzie di booking e radio. A tali spazi espositivi si sono alternati hall per panel e workshop, nonché grandi spazi per le conferenze e gli incontri d'autore. Per i musicisti è stata un'occasione di giungere a un contatto diretto con tutte le figure professionali del settore, le quali hanno a loro volta 'esposto' i risultati del proprio lavoro. Ampio spazio è stato dedicato invece a start-up e makers, che hanno presentato i propri progetti. Un esempio interessante: 'Acusma - Teatro del suono'. L'idea è semplice e interessante: due musicisti elettronici hanno ininterrottamente prodotto musica sperimentale, utilizzando campioni di suoni captati proprio nel padiglione della fiera. Il fruitore, bendato, è così trasportato in un universo sonoro onirico e immaginifico. Un'area è stata inoltre adibita a mostra-mercato di strumenti musicali, diventata ben presto area ludico-musicale (nella giornata di sabato 1° novembre si sono qui esibiti Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri). A richiamare il grande pubblico, più numeroso rispetto agli anni passati grazie anche il coinvolgimento delle scuole, sono stati i vari incontri d'autore. Ben 16 gli eventi proposti (unica defezione, quella di Gino Paoli, atteso anche per un panel sul copyright). Le aree adibite hanno visto alternarsi, tra gli altri, Vasco Rossi, Ivano Fossati, Giorgia, Malika Ayane, Niccolò Ammaniti, Paolo Fresu, J- Ax, Manuel Agnelli, Entics, Brunori Sas, Pierpaolo Capovilla e altri. Al termine della manifestazione questi i premi dell'Academy Medimex: Cesare Cremonini, miglior disco con 'Logico'; Levante, migliore album con 'Manuale Distruzione'; Rocco Hunt, rivelazione dell'anno; Vasco Rossi, miglior live; Caparezza, miglior videoclip con 'Non me lo posso permettere'. Particolarmente interessante è stato l'incontro, moderato da Gino Castaldo, con Ivano Fossati. A una folta platea, il celebre cantautore ha raccontato la sua vita dopo il ritiro dall'attività 'live', fatta di intenso studio e lavoro come autore per altri artisti. Fossati ha poi annunciato l'inaugurazione prossima di un laboratorio da lui presenziato al Conservatorio di Genova, incentrato sull'evoluzione nel tempo della 'forma-canzone'. In particolare, il grandissimo paroliere ha espresso con chiarezza la sua idea di canzone 'ideale', basata sul solido rapporto tra musica e racconto. L'incontro si è poi concluso con gli aneddoti dietro la collaborazione con Fabrizio De Andrè, che portò alla realizzazione dell'album 'Anime Salve' del 1996, frutto di un intenso rapporto di amicizia e reciproca ispirazione. Più specificatamente rivolti a musicisti e addetti ai lavori, i diversi panel.  La contemporaneità degli eventi ha implicato una scelta, ricaduta su un primo panel moderato da Ernesto Assante, in cui sono intervenuti i compositori Remo Anzovino, Ferdinando Arnò e il direttore creativo dell'agenzia 'Armando Testa', Vincenzo Celli. Tema dell'interessante dibattito è stato il rapporto tra musica e spot. I due compositori hanno infatti espresso la complessità del lavoro di composizione dietro commissione, in cui è necessario condensare in un breve 'jingle' tutti gli elementi di una composizione completa. Celli, invece, ha sottolineato l'importanza dell'elemento culturale diffuso mediante la pubblicità e ha illustrato le dinamiche di rapporto tra azienda, agenzia e musicista. Un altro panel ha avuto come protagonista l'istituto parigino 'Ircam' (Institute of research and coordination of acoustics and music) in cui Marco Liuni e Paola Palumbo hanno descritto alcune novità delle ricerche tra scienza e musica prodotte dall'istituto con sede al 'Centre Pompidou', incentrate sulla creazione di software per la spazializzazione sonora, lo sviluppo dell'audio in tre dimensioni. Diversi poi i panel dedicati agli aspetti più vari dell'industria discografica, come il caso del dibattito moderato da Luca de Gennaro, in cui si sono discusse le problematiche e le innovazioni condizionate dal cambiamento di fruizione della musica, quindi della sua distribuzione, orientata ormai verso l'uso dello streaming on line. Nel pomeriggio si è poi tenuto il workshop che ha visto protagonista il salentino Populous, al secolo Andrea Mangia. Il musicista elettronico oltre ad aver descritto la genesi del suo ultimo 'Night Safari', ha illustrato in tempo reale il suo metodo di composizione ed esibizione. Come per l'anno 2013, si è data possibilità ad artisti ed etichette italiane di incontrare e presentare i propri progetti ai rappresentanti di alcuni festival italiani e internazionali all'interno di meeting 'face to face', che però sono stati meno numerosi dell'edizione precedente. Le giornate del Medimex si sono infine concluse con gli 'showcase' adibiti su tre differenti palchi. Tra questi, di grandissimo livello sono stati i live di Cristina Donà e Diodato. 'L'incantatrice', in duo acustico (è stata accompagnata al piano e alla chitarra dal produttore e musicista Saverio Lanza) ha presentato il suo ultimo lavoro, 'Così vicini', in una dimensione più intima, in cui è emerso con forza l'elemento vocale. 'Bellissima Perpendicolare' ha poi raccontato l'amore per il figlio. Diodato, invece, ha presentato, accompagnato da una 'superband' arricchita dall'orchestra di archi (Rodrigo D'Erasmo e 'Gnu Quartet') e fiati, il suo ultimo lavoro: 'A ritrovar bellezza'. Dopo la  sua partecipazione a Sanremo, il cantautore aostano, di origini pugliesi, è tornato al Medimex eseguendo i capolavori degli anni '60 presentati durante la trasmissione 'Che tempo che fa'. Intensa l'esibizione, raffinatissimi e di grande coinvolgimento emotivo gli arrangiamenti musicali. E di grande spicco sono stati i duetti con Manuel Agenlli e Roy Paci ('La voce del silenzio', 'Arrivederci'). Durante la tre giorni barese, uno spazio è stato assegnato anche agli artisti emergenti, chiamati a presentare il proprio lavoro sullo 'stage 4'. In questo periodo di crisi, che è anche culturale, il Medimex è stato un evento di grande rilievo, proprio in relazione all'elemento di novità che propone e che ben si espleta mediante la philosophy espressa dal motto: "La musica è lavoro". Un concetto quest'ultimo che la Regione Puglia ha fatto suo ormai da diversi anni, come dimostrano le iniziative di sostegno economico alle attività musicali portate avanti da 'Puglia Sounds'. L'ottimo successo di pubblico è stata la riprova di una manifestazione riuscita, che confermata per il 2015 non potrà che essere migliorata in futuro, secondo un ancor più elevato livello qualitativo.


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