Beppe Grillo ha avuto la sua sconfitta, cercata intensamente. E Silvio Berlusconi, a questo punto, dovrebbe operare una scelta precisa: o si impegna a organizzare delle elezioni primarie di coalizione, finalizzate a scegliere chi dovrà rappresentare, in futuro, i ceti moderati italiani, oppure sarà costretto ad abdicare ‘monarchicamente’ in favore di un proprio successore, familiare o meno che sia. C’è anche un invito alla cautela da suggerire, in particolar modo al vincitore di questa ‘tornata’ elettorale: Matteo Renzi. L’invito è quello di non considerare le elezioni europee come un’ipoteca ‘di fatto’ per poter vincere anche le elezioni politiche future, ma di impegnarsi fino in fondo nel condurre in porto il proprio progetto di riforme. Le elezioni europee sono, in genere, un voto dato con grande libertà dagli italiani. I quali, invece, nelle consultazioni politiche ‘interne’ tornano spesso a ‘battere’ sentieri più tradizionali e consueti. In ogni caso, per il Partito democratico stavolta è andato tutto bene: per una volta, la sinistra riformista italiana vince con nettezza, senza se e senza ma. Tuttavia, ripeto e sottolineo, le elezioni europee si prestano a campagne elettorali basate su tematiche di ampio respiro, che contemplano la valutazione di alte idealità e grandi obiettivi. Non lasciate, ora, i giovani al loro destino: se questo Governo si porrà il problema di aiutarli, di non deludere le loro aspettative di crescita, umana e occupazionale, se saprà orientarli e guidarli con giudizio, amore, libertà e concretezza, allora anche il risultato delle prossime elezioni politiche nazionali potrà premiare le forze progressiste e riformiste di Governo. Non tagliate fuori le giovani generazioni. E non ‘imborghesitevi’ nella gestione del potere. Il potere non è nulla: oggi c’è, domani può non esserci più. Gli italiani, forse, hanno finalmente compreso il percorso che l’Italia e l’intera Unione europea può e deve intraprendere. Se si sapranno mantenere questi risultati ‘degasperiani’, se si riuscirà a non perdere per strada un bagaglio di consensi così importante e consistente, proprio la sobrietà e la saggezza di Alcide De Gasperi dovrà essere di monito nel portarvi a rispettare tutte quelle forze politiche, piccole o grandi, che vorranno aiutarvi e consigliarvi nel merito di quelle riforme da condurre in porto con equilibrio, per riuscire a modernizzare l’Italia. Rispettare le piccole identità e le tradizioni politiche più antiche significa mantenere uno sguardo storico sul Paese; sostenere i giovani nel loro commovente sforzo di cercare ostinatamente la loro strada dev’essere la vostra missione nel futuro: la più importante di tutte. Riguardo, infine, a Beppe Grillo, lo invitiamo a comprendere fino in fondo gli errori politici commessi nell’arco di quest’ultimo anno. E gli ricordiamo, pacificamente, che il sogno europeo non si svende. Anche se non funziona.