Giovanni PalilloLa gestione dei rifiuti tossici in Campania e nel basso Lazio e la gestione dell'Ilva, su cui sono aperte due inchieste giudiziarie, se vedono una strana connessione tra imprese del nord e camorra napoletana da un lato e, dall'altro, una sottomissione di enti e apparati dello Stato e degli Enti locali alla famiglia Riva, non escludono parte della sinistra che non si è comportata da sinistra di governo, ma ha inseguito la destra sul terreno del compromesso coi poteri forti e, di fatto, dominanti sul territorio. A me, questa sinistra cosi congegnata non piace affatto. Anzi, la considero una versione ripetitiva della destra campana di Cosentino e soci e del ‘berlusconismo fittiano’ di marchio pugliese. Questa sinistra non può stare nella vera sinistra e va emarginata e sconfitta. Si tratta, infatti, di due tra le più disastrose operazioni di avvelenamento dell'aria, dell'acqua e del territorio del Mezzogiorno. Assisteremo a migliaia di morti nei prossimi decenni. E questo non può essere perdonato. A nessuno.


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