Io ho visto. Ho assistito al vostro squallido spettacolo di politicanti d’accatto, che propongono una morale in cui la furbizia e l’egoismo forniscono ogni giustificazione possibile per permettervi di fuggire dalla verità. Io vi vedo, vi osservo, vi leggo e vi ascolto. E, soprattutto, vi conosco. Vi aggrappate al più minimale e risibile dei dettagli per continuare a nascondere a voi stessi la vostra ipocrisia, il vostro totale squilibrio mentale. Ogni idea può esser buona per voi. Anche la più rivoluzionaria o la più eversiva. Voi siete vuoti. E fate perfettamente il paio con coloro che ritengono di dover assaltare quei figli di poveri che si ritrovano costretti, per 4 soldi, a sorvegliare un cantiere sulle Alpi dalla follia di personaggi ridicoli, privi di ogni passato, ‘figli di papà’ che giocano alla rivoluzione senza esser mai appartenuti alla Storia. Voi siete lo ‘specchio esatto’ di coloro che tanto dite di odiare: i comunisti e gli anarco-insurrezionalisti. Per irresponsabilità, piattezza logica, irrazionalità e ignoranza. Mi è duro scrivere questo, poiché ciò testimonia le mie ragioni. Che sono tutte lì, messe in fila, una dietro l’altra, schierate come un plotone. Ma io non l’ho mai chiesto, non l’ho mai voluto. Io non volevo aver ragione ma, al contrario, avere torto: ci voleva tanto a comprenderlo? Si trattava di una richiesta fantascientifica? Io chiedo solamente di essere smentito, dai fatti e dalle notizie di ogni giorno. Eppure, per l’ennesima volta avete dimostrato l’incapacità di superare questo vostro ridicolo codice ‘bidimensionale’, di non riuscire ad andare al di là dell’area geometrica del rettangolo. Se vi odiassi, potrei per lo meno appropriarmi delle mie ragioni come un vincitore su di un campo di battaglia alla ricerca del proprio bottino. E invece non vi odio: non ne sono capace, poiché se così fosse, nessuna parola potrebbe più tradursi in uno scritto. Ma a furia di ribaltare la verità, la Storia non può far altro che estrarre la ‘carta’ della ragione, quella che vive al di sopra di tutte le ragioni. In un Paese completamente dissociato da se stesso, la razionalità e la ragione non servono a nulla: né ai tanti giovani ragazzi alla ricerca di una prima occupazione, né ai disoccupati che soffrono la propria miseria come una vergogna, né tantomeno a coloro che vorrebbero guadagnarsi onestamente il proprio futuro. La ragione non serve a niente se c’è chi ritiene di potervi passar sopra con indifferenza. Nessuna programmazione, nessun valore culturale, storico, filosofico o religioso è moneta corrente per gente come voi, poiché sareste immediatamente pronti a scambiarla con l’ultimissima disonestà intellettuale, come se ogni cosa fosse solamente cronaca. Invece, vi sbagliate di grosso: il mondo è Storia. E quando si decide di non dare alcun peso alla Storia, si condannano coloro che sono realmente innocenti. Con un personaggio della statura politica di Bettino Craxi non c’entrate proprio niente. Mi dispiace, ma è questo il giudizio della Storia.
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