Francesco FravoliniLa guida ambientale è un mestiere difficile ma affascinante, capace di emozionare il turista nelle fantastiche escursioni immerse nel verde. L’ambiente è sempre valorizzato e la natura assume un significato ben preciso, quasi a sottolineare la sua vitale importanza. Carla Pau, guida ambientale, tratteggia il forte impegno da dedicare e le emozioni vissute durante la sua affascinante professione. “Sono una giovanissima guida che non può vantare un’esperienza ventennale. Fin dall’inizio mi sono resa conto che l’aspetto più importante è il contatto diretto, personale, esperienziale con l’ambiente e il contesto sociale e culturale in cui una guida lavora. Tutto ciò serve per operare con serenità e condividere la propria esperienza professionale con le altre realtà che concorrono alla valorizzazione del territorio, alla promozione di un turismo sostenibile, responsabile e accessibile. Credo vivamente – racconta Carla Pau – che la migliore strategia per raggiungere il suddetto obiettivo sia una promozione integrata che sostenga tutti i professionisti del settore, dalle strutture ricettive piccole, medie e grandi, ai produttori di cibi d’eccellenza e locali, passando per le guide ambientali e turistiche. Sono coinvolte tutte le persone che svolgono per lavoro, con passione e dedizione costante, la propria professione, con un livello qualitativo medio alto. Tutto questo per rispondere alle esigenze del turista anche straniero che gradisce molto la stanza da letto minimal stile casale, ma apprezza anche la puntualità e la qualità. Il prodotto finito rispecchia il lavoro di back office ed è, per esperienza, molto più piacevole per un turista avere la chiara sensazione che la comunità in cui è accolto per le proprie vacanze, sia una realtà che collabora per lo stesso fine. Quest’anno ho dedicato – continua Pau – il mio lavoro, oltre all’approfondimento e allo studio, alla valorizzazione e alla promozione del territorio nonché degli antichi sentieri che attraversano nello specifico la Valle dell’Albegna, in particolare la Via del Sale Longobarda. Collaboro con blog, riviste cartacee e web, locali, nazionali e internazionali, sensibili alle tematiche dell’ambiente, del paesaggio, del turismo culturale e naturalistico, dell’escursionismo non solo come pratica sportiva ma anche come esperienza culturale e sociale. L’obiettivo del mio lavoro è cercare di rendere sempre più visibile questo territorio – Valle dell’Albegna nell’Amiata, Toscana Meridionale, Alta Maremma – in modo da incrementare la richiesta turistica, ma selezionando il turista che ama un turismo d’eccellenza, naturalistico, culturale, senza tralasciare il cibo buono e ricco di tradizione. Dopo viene il mio faticoso lavoro di back office – conclude Pau – per l’autopromozione delle mie attività, dei progetti, per cui cerco sempre collaborazioni che spesso escono dall’ambiente escursionistico vero e proprio e agganciano il mondo dell’arte o il mondo del sociale: escursioni per amanti del disegno en plein air, escursioni per imparare l’italiano conoscendo il territorio. Tutto questo per riuscire a convincere concretamente che l’escursione diventa un mezzo per vivere l’ambiente, è un cammino attraverso luoghi e persone che interagiscono con noi, spesso al limite della nostra attenzione, del nostro tempo, per riuscire a riprendere attraverso le nostre passioni quel rapporto con la natura, la storia e le tradizioni che, volenti o nolenti, abbiamo limitato nella nostra vita”.




(articolo tratto da www.vivereturismo.com)
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