“La scelta del Partito democratico di escludere a priori la candidatura di Rodotà ha una sola possibile spiegazione. Il gruppo dirigente del Pd non ha mai voluto un accordo con Grillo: ha soltanto messo in scena una lunga manfrina per far contento il popolo. Il vero, ma inconfessabile, obiettivo era l’accordo con Berlusconi“. Così Curzio Maltese su ‘la Repubblica’ lo scorso 21 aprile 2013. Prima ancora del presidente, prima ancora delle elezioni, prima ancora del Governo, il Pd ha messo in scena la manfrina delle primarie obbligando i giovani a stare nel solco o, in difetto, a negare loro la possibilità di candidarsi ed essere eletti. C’è dunque un potere più forte di qualsiasi accordo, di qualsiasi elucubrazione mentale: si chiama verità. E quella, prima o poi, viene sempre fuori. Non si è voluto cambiare nulla e questi sono i risultati.