Basta con questa orrenda campagna elettorale: è necessario cambiare ‘registro’ e contenuti. Per fortuna che nei primi anni ’90 del secolo scorso erano i socialisti italiani i responsabili di ogni genere e tipo di nefandezza: ebbene, da quanto ascoltiamo e leggiamo in questi giorni e dal tipo di dibattiti televisivi col ‘dito puntato’ a cui stiamo assistendo, la politica italiana di questa ‘benedetta’ seconda Repubblica sta fornendo un quadro di se stessa a dir poco orripilante, in cui tutti appaiono coinvolti in errori e scandali colpevolizzandosi a vicenda. Si invitano pertanto, tutti i rappresentanti e candidati politici, nazionali e locali, nonché i colleghi giornalisti dei principali ‘talk’ televisivi di approfondimento a orientare maggiormente il confronto intorno ai contenuti programmatici dei diversi Partiti e schieramenti, ponendo al centro del confronto quel che si intende fare per rispondere ai reali problemi dei cittadini quali, per esempio, il lavoro, la disoccupazione giovanile, le riforme istituzionali, le necessarie riforme del fisco e della giustizia. Ciò soprattutto al fine di non dare all’opinione pubblica un’impressione, esagerata e distorta, di un universo politico complessivamente ‘sporco’ e inaffidabile: la politica con la ‘P’ maiuscola è la scienza delle idee e dei programmi, non una reiterata deresponsabilizzazione alla ricerca continua di ‘capri espiatori’ su cui far ricadere tutti i mali e gli errori, incapacità e inadeguatezze.
Direttore responsabile della rivista digitale 'Periodico italiano magazine' e dei siti di approfondimento www.laici.it e www.periodicoitalianomagazine.it