E' convocato a Roma, da giovedì 1 a domenica 4 novembre, presso l'hotel Ergife, l'XI Congresso dei Radicali italiani. Mai come quest’anno è importante che voi ci siate, che ci si ritrovi il più possibile insieme per avere un dibattito ricco di contenuti e di iniziative, per prendere decisioni adeguate alle scadenze che ci attendono e a quelle che sapremo determinare e imporre alla politica ‘ufficiale’, quella tanto ‘perbene’, animata da politici sempre più ‘permale’. Possiamo infatti già dirvi una cosa: non sarà un Congresso come gli altri. Non potrebbe esserlo. E non solo perché - diversamente da tutti gli altri Partiti o movimenti, Grillo compreso - il nostro è, per Statuto, un appuntamento annuale, a data fissa, al quale partecipano iscritti e non delegati. Ci riuniremo, infatti, in un momento in cui ogni fatto importante tra quelli che stanno accadendo vede al centro l’iniziativa politica dei Radicali. Non soltanto non c’è aspetto della crisi del regime partitocratico che noi abbiamo da anni previsto, ma non ce n’è uno rispetto al quale non abbiamo pronte, a volte da decenni, proposte di governo immediatamente attuabili ed efficaci: che si tratti della battaglia per la legalità e la giustizia, con il fronte centrale dell’amnistia per far ripartire il sistema giustizia, restituire certezza dei diritti e interrompere la tortura di chi vive e lavora in carcere; di Roberto Formigoni con Comunione e Liberazione e le firme false in Lombardia; di Renata Polverini con “er Batman” nel Lazio (ora è evidente a tutti perché non hanno voluto l’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati!); della Fiat che “prende i soldi e scappa”; dell’Ilva, dove l’alternativa messa di fronte agli operai è tra la fame e l’inquinamento; delle truffe sulla legge elettorale o sul finanziamento pubblico ai Partiti. Senza dimenticare che, se le proposte economiche e sociali dei Radicali fossero state di volta in volta attuate (riforma universalistica degli ammortizzatori sociali, niente assistenzialismo di Stato alle imprese, lotta alla spesa pubblica clientelare, abbattimento del debito pubblico, fino, da ultimo, alle proposte per la liquidità alle piccole e medie imprese, e a quelle sugli enti locali e sul bilancio consolidato, che consentirebbero di svelare i furti dei "nominati" in combutta con gli eletti), oggi gli italiani avrebbero molte più carte da giocare per affrontare e superare la crisi. La posta in gioco è chiara: da una parte, i Partiti della ‘partitocrazia’, con il ‘loro’ finanziamento pubblico, le ‘loro’ tv e i ‘loro’ giornali, cercheranno in ogni modo di sbarazzarsi definitivamente di noi; dall’altra, il nostro obiettivo è quello di sempre: mandarli tutti a casa e riformare l’Italia, per migliorare la vita delle persone.
Abbiamo davanti a noi tre campagne elettorali durissime e decisive (oltre che per le elezioni politiche generali, si voterà per il rinnovo dei sindaci in moltissime città italiane, senza contare le regionali nel Lazio e, forse, anche in qualche altra regione...) e, se sarà confermata la proposta da noi avanzata nell’ultima riunione di Direzione agli altri soggetti della galassia radicale, una campagna referendaria nazionale d’autunno. Senza dimenticare la difficile situazione di Radio Radicale, che la ‘partitocrazia’ sta cercando di silenziare una volta per tutte. Questi appuntamenti saranno decisivi per certificare la nostra scomparsa dalle istituzioni o, al contrario, il rilancio dell’impegno, della forza, delle proposte Radicali e il riconoscimento, finalmente, di quanto fatto in decenni di resistenza liberale in questo Paese. Prima di salutarvi e di darvi appuntamento al 1° novembre, rinnoviamo ancora l’invito a partecipare al Congresso, a preannunciare la vostra partecipazione e a prenotare l’albergo già nelle prossime ore. E ci auguriamo che vogliate parteciparvi da iscritti, versando i 200 euro della quota annuale a Radicali italiani, se ancora non lo avete fatto, o completando al più presto la quota se avete scelto di iscrivervi a rate, coinvolgendo altre persone che magari simpatizzano per, o sono incuriosite da noi da tanto tempo, ma non hanno mai fatto la tessera e non sono mai venute alle nostre riunioni. Un appello in particolare lo rivolgiamo a tutti coloro che vivono a Roma (ma anche a coloro, tra i non romani, che sono in condizione di farlo): per riuscire a organizzare al meglio il Congresso e a tenere viva, con Radicali italiani, la speranza di cambiare davvero le cose (abbiamo speso gli ultimi soldi che restavano dall’autofinanziamento di quest’anno per poter prenotare le sale) abbiamo bisogno del vostro aiuto. E, dal momento che quest’anno non dovrete farvi carico delle spese di viaggio, vitto e alloggio, vi chiediamo, per quanto potete, più che potete, di versare in questi giorni un contributo straordinario a Radicali italiani. Abbiamo la sensazione che, se terremo duro, potremo finalmente raccogliere, con gli altri soggetti della galassia radicale, il frutto del lavoro di anni e anni. Ma per farcela è necessario rispondere e corrispondere, nelle prossime ore, a questo appello con la generosità e la forza che vi ha sempre contraddistinto.
Segretario nazionale dei Radicali italiani