Il suggestivo promontorio roccioso del Capo di Buona Speranza, selvaggio e incontaminato, popolato da una grande colonia di babbuini, si protende per circa 75 km sull’Oceano Atlantico, all’estremità meridionale della montuosa e panoramica Penisola del Capo (Cape Peninsula) e a circa 30 km dalla capitale amministrativa della Repubblica del Sudafrica, Città del Capo. Tra scogliere spettacolari, simbolo del luogo è Cape Point, il punto più elevato all’angolo sud-ovest del Capo di Buona Speranza, raggiungibile poco più a nord-est della spiaggia a ciottoli con la funicolare Flying Dutchman (l’unica di questo tipo commerciale in Africa), che prende il nome dal leggendario vascello fantasma destinato a navigare in eterno dopo essere affondato prima di riuscire nell’impresa di superare il tempestoso promontorio. In posizione elevata si trovano il ristorante Two Oceans Restaurant a picco su False Bay, affacciato su uno dei panorami più spettacolari in Sudafrica e due fari di navigazione, uno più storico (a 238 m s.l.m.) rimasto operativo dal 1860 al 1919, anno in cui entrò in funzione il nuovo (a 87 m s.l.m.) più potente anche in caso di nebbia e annuvolamenti. Con un’escursione a piedi di circa un’ora si può ritornare al Capo percorrendo un sentiero panoramico che costeggia scoscese pareti rocciose. Cape Point si trova all’interno del Table Mountain National Park nella sezione del Cape of Good Hope, alla punta meridionale della Cape Peninsula. La regione è occupata da una riserva naturale selvaggia e incontaminata lungo 40 km di costa; dal 1938 ospita numerose specie di uccelli (struzzi, gnu, ecc.) oltre ad antilopi, facoceri e babbuini tra una grande varietà di vegetazione principalmente arbustiva endemica di fynbos. Raggiunto e doppiato per la prima volta dal navigatore portoghese Bartolomeu Dias nel 1488 e da questi denominato Cabo das Tormentas (Capo delle Tempeste) per la pericolosità delle acque, fu rinominato Cabo da Boa Esperança (Capo di Buona Speranza) da Giovanni II del Portogallo in buon auspicio per l’apertura della nuova rotta marittima commerciale per l’India e l’Oriente, ma per i marinai rimase semplicemente ‘il Capo’ tra i più importanti nell’Atlantico meridionale. Nel 1497, l’esploratore portoghese Vasco de Gama fu il primo europeo a superare il Capo e a raggiungere direttamente le Indie via mare nonostante le difficili condizioni di navigazione all’estremo sud del continente.
(articolo tratto dal sito www.presstours.it)