Antonella GilioliIn Giamaica è in via di definizione la designazione di una nuova area marina protetta comprendente il piccolo arcipelago di Pedro Cays, finora disabitato e sfruttato dagli anni ’20 come risorsa di pesca intensiva e come principale area di raccolta di ‘Queen Conch’ per l’esportazione nella regione dei Caraibi. Questo gruppo di 4 isolette coralline, scogliere e scogli, isolato nel mar dei Caraibi, circondato da barriere coralline e da distese di praterie sottomarine di erba di mare (Posidonia oceanica), affiora dal bordo sud-orientale del Pedro Bank circa 40 miglia a sud di Portland Point, all’estremità meridionale della Clarendon Parish, a circa 161 km di distanza dalla capitale Kingston. La salvaguardia di questi banchi piatti coperti di arbusti e di qualche palma da cocco, rimasti tra gli ultimi ecosistemi marini sani, importanti habitat di molte specie di volatili (sule, sterne, fregate e via dicendo) e sito di nidificazione di uccelli marini e di tartarughe (anche in via di estinzione come la tartaruga embricata) è finalizzata a garantire una zona tranquilla di riproduzione in modo da ricostituire lo stock di pesce a rischio di esaurimento nelle acque del mare giamaicano a causa dell’attività di centinaia di pescatori nella regione caraibica. Oltre a Northeast Cay (Top Cay) – l’isoletta principale con il faro Pedro Cays Lighthouse in funzione sul versante nord – Middle Cay, Southwest Cay (Bird Cay, santuario di uccelli dal 1970), South Cay (Sandy Cay), il gruppo di isolotti di Pedro Cays comprende le 3 scogliere poco profonde di Portland Rock (Eastern Pedro Cay), Shannon Rock, Blower Rock e una serie di scogli sommersi sul Pedro Bank, come Banner Reef, Southwest Rock, Willsteed Rock, Doyle Shoal, Powell Knoll, oltre ad alcune secche. L’accordo che dovrà essere firmato dal governo giamaicano e dalla United Nations Environment Programme (Unep) rientra nell’ambito del Land Marine Ecosystem Project realizzato in collaborazione con l’Intergovernmental Oceanographic Commission of the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation (Ioc of Unesco).




(articolo tratto dal sito www.presstours.it)
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