Il Comitato italiano per il rilancio del nucleare (Cirn) rende noto che l’ingegner Giorgio Prinzi, Segretario del Cirn, ha partecipato nei giorni scorsi alla conferenza stampa indetta presso la sala stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4, a Roma, da ‘FareAmbiente’, Movimento ambientalista europeo, sul tema: “A un anno dal referendum sul nucleare: quale strategia energetica per il Paese?”. Nel corso dell’incontro è stato trattato un problema politico, non giuridico, in quanto (vedere pagina 11 della pubblicazione digitale di 210 pagine pubblicata sul sito www.giorgioprinzi.it) il referendum del 12 e 13 giugno del 2011, abrogando l’abrogazione, ha sostanzialmente sancito l’immediata ripartenza dell’opzione nucleare, senza peraltro quelle frenanti pastoie introdotte a seguito di ricorsi e relative sentenze della Corte Costituzionale. La pubblicazione in oggetto, alquanto pesante da scaricare dal web, è quella degli Atti del convegno Cirn del 27 luglio 2011, nel quale la comunità scientifica di settore ha affrontato a caldo il problema della ripartenza del nucleare dopo il referendum. Il Cirn ribadisce con forza il drastico giudizio che le fonti da intemperie, quali solare ed eolico, sono un cancro da estirpare al più presto per salvaguardare il sistema energetico ed evitare la proliferazione delle metastasi a tutta l’economia sana. Al contrario, leggiamo che si propongono cure ancora peggiori del male. Apprendiamo da una AdnKronos delle ore 17,48 del 12 giugno scorso, che per recuperare parte del 1.600.000.000 di chilowattora eolici non immessi in rete, ma che riteniamo pagati al costo di 130 milioni di euro, Ugo Govigli, Amministratore delegato di Nec-Italia, branca di una multinazionale giapponese, propone come soluzione l’accumulo tramite batterie di cui la sua azienda è produttrice. Il costo per ciclo dello stoccaccio elettrico è stato valutato, a secondo della soluzione adottata, da 0,17 a 0,67 euro di solo investimento per chilowattora per cicli di vita, da aggiungere al costo del superincentivato chilowattoreeolico e agli oneri di gestione del sistema e delle perdite per carica e scarica. Questi aspetti vengono trattati nella pubblicazione http://www.giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/memoriaFarAmb.pdf stilata espressamente nell’ambito della conferenza stampa in oggetto. A pagina 18 e a pagina 16 della citata pubblicazione i grafici relativi ai due aspetti sopra citati. Non si comprendono pertanto le posizioni anacronistiche contro l’opzione nucleare, quale quella assunta da Ermete Realacci e riportata in un lancio di AdnKronos. Alla conferenza stampa, oltre al sottoscritto hanno partecipato: Vincenzo Pepe (presidente nazionale FareAmbiente); Paolo Russo (presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati); Agostino Ghiglia (Capogruppo Pdl presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati); Stefano Laporta (Direttore generale Ispra); Carlo De Masi (Segretario generale Flaei – Cisl); Franco Battaglia (Università di Modena); Sergio Bartalucci (Istituto nazionale di Fisica nucleare).
Segretario nazionale del Comitato italiano per il rilancio del nucleare (Cirn)