Nella confusione e nella stasi politica di queste settimane, Bersani ha fatto bene a rompere gli indugi: c’è un’area politica di sinistra che ha già governato il Paese e che può candidarsi a farlo di nuovo. Essa non può che rivolgersi alle migliori esperienze del socialismo europeo alle quali, più che a un generico progressismo, si debbono riferire quelle forze che a esse guardano con interesse, come Sel, o che vi cooperano e ne sono parte integrante, come il Pd e la radice dei socialisti riformisti e laici del Psi. Questi ultimi, come ha detto anche Nencini, non si sottrarranno dal partecipare attivamente alla costruzione di un programma e alla partecipazione alle primarie.
Responsabile politica estera del Partito socialista italiano