Non di rado ho definito più volte e in altre sedi il buon Vendola come il maestro della più raffinata prosa demagogica, il detentore dell'autentico stile di quella che fu la vecchia logica democristiana, quella che senza dir niente diceva tutto, bei tempi secondo qualcuno. Di sicuro, osservandolo nel corso della trasmissione ‘8 e ½’ ospite della sempre giovane Gruber, penso che abbia regalato a milioni di italiani 30 minuti di autentico relax. Seguire questo giovanotto, sempre preciso, sempre inquadrato, sempre con una parola dolce per chiunque, assolutamente lontano da qualsivoglia ombra di decisionismo, come dire una specie di ‘piccolo Walter’ di una certa sinistra, un nuovo maestro del ‘ma anche’, è stato appagante. Sembrava una presa in giro, un cabarét. A parte l’elenco infinito di problemi sciorinati senza inibizioni, non ha accennato a uno straccio di soluzione o proposta. E’ stata una continua denuncia, una specie di Beppe Grillo senza ‘vaffa’. Ha parlato del precariato e dei mille contratti ‘farlocchi’ che schiavizzano il lavoratore dipendente, ma non ha messo sul tavolo una sola proposta al riguardo. Stessa cosa per tutti gli altri argomenti trattati, dalla crisi finanziaria all’energia. Come da copione non ci ha risparmiato la consueta decantazione in prosa delle sofferenze dei meno fortunati, tirando fuori, come fosse la sceneggiatura di un film impressionista russo, le solite lacrime delle madri e i suicidi dei figli. Detto ciò, però, un momento più vitale c’é stato, mi riferisco a quando la Gruber ha fatto cenno ai contributi elettorali, sottolineando che SeL, per le ultime amministrative, ha speso molto meno dei 700 mila euro incassati. E’ stato curioso vedere l’espressione del presidente della Regione Puglia così imbarazzato da cambiare repentinamente argomento: mi ha ricordato il Forlani interrogato da Di Pietro al processo Enimont, quando l’ex Segretario della Democrazia Cristiana, di fronte alle domande più ‘hot’, cambiava espressione e parlava di ben altro. Arrivando a una breve conclusione, non mi stupisce il fatto che un altro maestro della mala-comunicazione stia rivalutando un’alleanza con Vendola: mi riferisco a Pierluigi Bersani, lo ‘smacchialeopardi’. Attualmente, questi due esponenti sono i signori del ‘nulla dire’. Resta solo da chiedersi se tra loro si capiranno: chi lo sa?