Francesco FravoliniLe esigenze della nuova società stravolgono il mondo del lavoro, portando le badanti in pole position come figura professionale più richiesta. Il numero di lavoratori domestici stranieri è quintuplicato raggiungendo 711mila presenze. È positivo il bilancio finanziario dell'Inps che riceve, nel 2010, 700milioni di euro. Nel complesso c'è un cospicuo versamento di contributi all'Istituto previdenziale pari a 834 milioni di euro, di cui l'83,9% da colf e badanti di origine straniera (699 milioni di euro). Nell'ultimo periodo (2001-2010) aumentano i contributi depositati del +274,8%, mentre la parte riguardante gli immigrati è del +487,6% (quasi sei volte). Se rapportiamo il valore delle somme pagate e il numero di lavoratori domestici, possiamo calcolare un versamento medio annuale a persona di 957 euro. Se gli italiani pagano 834 euro, gli stranieri si fermano a 985 euro, di cui 1.000 euro per i lavoratori extracomunitari e 946 euro per quelli comunitari. I dati emergono da una ricerca realizzata dalla Fondazione Leone Moressa, mediante un attento esame degli ultimi dati Inps sui lavoratori domestici iscritti all'istituto previdenziale. Roma, Milano e Torino sono le prime tre province italiane dove la figura professionale è maggiormente richiesta. La Capitale accoglie il 14,7% del totale delle badanti italiane, Milano l'11,5% e Torino il 4,4%. La presenza straniera è molto forte in tutte le aree d'Italia, mentre nelle province settentrionali c'è un'incidenza di poco superiore rispetto alle località meridionali. Unica eccezione è la Sardegna dove le badanti e le colf sono per la maggior parte italiane. Se rapportiamo il numero di lavoratori domestici sul totale degli anziani over 75, Roma e Milano sono ben distinte dalle altre province: su mille persone di quell'età contiamo nella Città Eterna 259 badanti e nel capoluogo lombardo 209, mentre a livello nazionale la quota è di appena 116. Nel Belpaese sono presenti, nel 2010, più di 871mila lavoratori domestici regolarmente iscritti all'Inps. Di questa popolazione l'81,5% è straniero (710mila unità), tra queste persone il 71,8% proviene da Paesi extracomunitari. Scopriamo l'identikit della badante straniera. È una donna di 41 anni proveniente dall'Est Europa, lavora per 28 ore la settimana dichiarandone 33. Le colf e le badanti italiane, invece, hanno mediamente 46 anni, lavorano per 20 ore la settimane e dichiarano 36 settimane lavorative all'anno. I lavoratori domestici italiani ricevono una retribuzione media annua di 4.805 euro e versano nelle casse dell'Inps 834 euro a persona. Le lavoratrici domestiche straniere sono più giovani di quelle italiane (in media hanno 41 anni, 43 per le comunitarie), lavorano per 28 ore settimanali (quindi 8 ore in più delle italiane) e dichiarano 33 settimane lavorative all'anno (ma per le extracomunitarie si tratta di 34 settimane). Più della metà delle lavoratrici domestiche straniere proviene dall'Est Europa (57,3%), solo il 20,5% arriva dal continente asiatico. La rimanente parte si suddivide tra Sud America (10,8%) e Africa (9,4%).





(articolo tratto dal blog www.globalist.it)
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