Domenica 20 novembre, ospite della trasmissione ‘In onda’ di Porro e Telese trasmessa sul canale televisivo ‘La 7’, il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, ha affermato con enfasi che De Gasperi poteva permettersi di seguire la strada delle coalizioni politiche su scelte programmatiche in quanto trattava con i liberali, che erano contenti di esserci senza porre nessuna condizione. Questo concetto è una ridicola offesa alla verità storica. Basti dire che i liberali di quell'epoca determinarono prima, con Luigi Einaudi, il salvataggio dell'economia italiana nel dopoguerra e poi, con Gaetano Martino, l'avvio concreto della costruzione europea, dopo l'affondamento da parte dei francesi. Due risultati epocali per l'Italia - e non solo - che il Pdl neppure si sogna di aver prodotto. La crassa ignoranza di La Russa è il frutto ‘peloso’ della storia personale sua e del suo Partito, disinteressato per natura alle idee politiche e al ragionare politico sui problemi reali, concentrato come è sul fare propaganda per raggirare gli italiani e garantirsi la gestione del potere, a scapito del realizzare riforme davvero utili per la convivenza.
Presidente della Federazione dei liberali