È nato su Youtube, in collaborazione con il ‘Newseum’ di Washington, il museo dell’informazione e del giornalismo americano, un canale interattivo per ricordare, con video, foto e altre testimonianze, quanto hanno fatto e raccontato le migliaia di giornalisti nel mondo che hanno perso la vita negli ultimi due secoli in nome della verità, della giustizia e della notizia. Collegandosi a http://www.youtube.com/journalistsmemorial si potranno infatti visionare reportage e storie da tutto il mondo, fatti, avvenimenti, tragedie, che hanno trasformato la società nel corso degli anni: il Vietnam, la guerra civile spagnola, l'Afghanistan. Il tutto riportato attraverso la penna e l’obiettivo di professionisti che, inseguendo la verità, sono diventati vittime perché non si sono mai fatti comprare dal miglior offerente, bensì hanno continuato a dare notizie, a videoraccontare, a parlare, a scrivere, a fotografare. Fra questi, troviamo anche tanti italiani: dalle vittime delle BR degli anni ‘80 (Walter Tobagi, Carlo Casalegno), ai corrispondenti di guerra quali Ilaria Alpi, Raffaele Ciriello o Maria Grazia Cutuli. Ma ne potremmo citare tanti altri. Il canale non è solo un modo per ricordare (perché chi conosce il perché della morte di questi giornalisti, certo non ha dimenticato), ma serve soprattutto a far conoscere ai giovanissimi cosa vuol dire battersi per un presente e un futuro migliore per tutti, anche a costo della propria vita. E non certo per fare gli eroi o avere la firma sulla prima pagina di un quotidiano, ma semplicemente per coerenza etica e morale. Valori dei quali, oggi, sentiamo molto la mancanza.
(articolo tratto dal sito www.periodicoitalianomagazine.it)