Risoluzione del Parlamento europeo sui prigionieri detenuti a Guantanamo
7 febbraio 2002
Il Parlamento europeo,
vista la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, adottata il 12 agosto 1949,
viste le conclusioni e il piano di azione del Consiglio europeo straordinario del 21 settembre 2001,
viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Laeken del 14 e 15 dicembre 2001,
A. considerando che gli Stati Uniti hanno trasferito in aereo 158 prigionieri di guerra dall’Afghanistan al centro di detenzione nella base statunitense di Guantanamo, e che il trattamento loro riservato e le fotografie scattate nella base hanno richiamato l’attenzione della comunità internazionale,
B. considerando che gli Stati membri dell’Unione europea hanno espresso la loro preoccupazione per le condizioni di detenzione nella base e hanno chiesto che i prigionieri fossero trattati nel rispetto dello Stato di diritto,
C. considerando che alcuni paesi, tra cui Stati membri dell’Unione europea, hanno rivelato che tra i detenuti vi sarebbero anche dei loro cittadini e stanno inviando delegazioni presso la base per verificare la cittadinanza di numerose persone sospette,
D. considerando che il governo statunitense ha dichiarato che i prigionieri catturati in Afghanistan e detenuti nella baia di Guantanamo si trovano in una situazione di vuoto giuridico senza precedenti, pur constatando che l’esercito statunitense sta garantendo condizioni di detenzione conformi alla Convenzione di Ginevra e che esso ha accolto gran parte delle raccomandazioni del Comitato Internazionale della Croce Rossa volte a migliorare la situazione dei detenuti,
E. considerando che il ministero della Difesa statunitense ha annunciato che i detenuti saranno interrogati allo scopo di ottenere informazioni riservate e che, in seguito agli interrogatori, verrà adottata una decisione sulla loro destinazione, per cui alcuni di essi potrebbero essere giudicati da una commissione militare, altri potrebbero essere processati nell’ambito del sistema giudiziario penale statunitense e altri ancora potrebbero essere inviati nei rispettivi paesi di origine dove saranno processati,
F. ricordando le disposizioni dell’articolo 5 della Convenzione di Ginevra secondo cui, in caso di dubbio, lo status giuridico dei detenuti e la loro appartenenza alla categoria dei prigionieri di guerra devono essere determinati da un tribunale competente,
G. constatando che i prigionieri sono trattati umanamente e che i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa e del governo britannico inviati presso la base statunitense di Guantanamo hanno dichiarato che il trattamento dei detenuti è conforme al diritto umanitario internazionale,
H. ricordando che l’applicazione del diritto umanitario internazionale è una priorità dell’azione internazionale dell’Unione europea e costatando che il Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa ha accolto con favore l’inclusione del rispetto del diritto umanitario internazionale tra le priorità dell’attuale Presidenza spagnola del Consiglio,
1. ribadisce fermamente la propria solidarietà con gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo, nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà individuali;
2. conviene sul fatto che i prigionieri attualmente detenuti presso la base statunitense di Guantanamo non rientrano precisamente nelle definizioni della Convenzione di Ginevra e che le norme definite in tali convenzioni devono essere riviste per far fronte alle nuove situazioni che si sono venute a creare con l’emergere del terrorismo internazionale;
3. è del parere che tutti i detenuti, indipendentemente dalla loro nazionalità o dalla loro origine, hanno diritto a un pari trattamento;
4. invita pertanto l’ONU e il suo Consiglio di sicurezza ad adottare una risoluzione che istituisca un tribunale competente per le questioni legate all’Afghanistan, allo scopo di chiarire lo status giuridico dei prigionieri;
5. ritiene che l’esistenza di un tribunale internazionale competente per i crimini terroristici pienamente operativo avrebbe permesso di risolvere le attuali difficoltà in modo più agevole;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo degli Stati Uniti, al Congresso degli Stati Uniti e alle Nazioni Unite.