Tiziano PergolizziLa scorsa settimana si è celebrato il ventesimo anniversario dei diritti dell'infanzia. E proprio in questa ricorrenza, il popolo del social network ‘Facebook’ si è unito per difendere i diritti dei bambini, cambiando la foto del profilo con una del proprio cartone d'infanzia. Una vera e propria ‘caccia di selezione’ per i modelli da scegliere come immagine per il proprio profilo, andando a cercare le foto di chi ci ha fatto sognare e in cui ci rispecchiavamo come medesimi successori. Una bella e coinvolgente iniziativa, per chi ha vissuto la storia della propria infanzia e adolescenza passando ore e ore, tornati da scuola, davanti alla televisione in compagnia con la mitica ‘Super3’, il canale più amato dai bambini degli anni novanta che raggiunse una fortissima audience. Merendine, dolciumi vari sparsi e incollati, spesso e volentieri, sui divani di casa. E noi con mani e bocca unte e sporche abbiamo fantasticato sulle vicende dei protagonisti dei cartoni animati, una passione che diventava quasi un ‘vizio’ già di prima mattina, ma che ci aiutava a lasciare le calde coperte per svegliarsi e arraffare con occhi assonnati le varie schifezze per la casa, fino all'ultimo secondo prima di andare a scuola. Portavamo avanti la nostra dipendenza, ormai nota tra i coetanei, che in compagnia rivivevano le gioie delle loro avventure animate. Invitando un compagno di classe, c'era più gusto a visionare insieme ore e ore di cartoni, soprattutto con chi poteva capire e apprezzare quei pomeriggi passati a introdurre nuove porcherie giù per il palato, rotolando in mutande per terra mimando le grandi avventure dei nostri eroi. Pavimento sporco? No problem: qui non si scherza! Non ci si curava di questo dilemma davanti alla televisione nell'ora di ‘punta’. A molti di noi, la televisione ci ha cresciuto e tenuto compagnia, mentre i nostri genitori erano al lavoro. E noi fantasticavamo sulla nostra professione del futuro. Molti ricorderanno l'astronauta e il pilota di moto. E chi più ne ha più ne metta. Erano i lavori più ambiti da noi pargoli, di cui ci innamoravamo spinti dalle avventure dei nostri eroi: le ‘tartarughe ninja’, il simpatico ispettore Gadget, Batman e Lupin, incomprensibili per i nostri genitori, poiché i cartoni animati dei loro tempi per noi erano anticaglie di seconda classe. Crescendo, abbiamo imparato a lavarci la bocca e le mani dalla cioccolata, dimenticando i nostri amici animati. Approfittiamo perciò di questa settimana per tornare bambini e rivivere queste gioie, che ormai abbiamo lasciato ai nostri fratelli più piccini.


Lascia il tuo commento

Vittorio Lussana - Roma - Mail - lunedi 22 novembre 2010 17.32
Hai ragione, Stefania: ora lo sistemiamo.
Cordialità...
VL
Stefania - Roma - Mail - lunedi 22 novembre 2010 17.29
simpatico l'articolo, davvero nostalgico..:-) Un piccolo appuntino: la settimana dell'infanzia era sabato 20 novembre, non è questa settimana.

cordiali saluti


 1