Il pronunciamento sulla legge 40 sollevato dal tribunale di Firenze, assesta l’ennesimo colpo a una norma la cui fragilità costituzionale è sotto gli occhi di tutti. Non si tratta certo del primo scossone che subisce l’impianto, tutto ideologico e oscurantista, della legge 40. Nel 2009, infatti, la Corte Costituzionale aveva già bocciato alcuni dei passaggi più controversi della norma che potevano pregiudicare la salute della donna, come quella parte che consentiva un unico reimpianto degli embrioni. Appare chiaro che questa legge, fortemente voluta non per offrire soluzioni ma per porre ostacoli e divieti privi di senso, ha messo a repentaglio la salute delle donne e ha generato un vero e proprio mercato dei viaggi della speranza all’estero solo per chi se lo possa permettere. Ora attendiamo il pronunciamento della Corte sull’eterologa e su quella ‘illegittima intromissione del legislatore in aspetti intimi della vita privata dei cittadini’. Il fatto stesso che Robert Edwards abbia ricevuto il premio Nobel dimostra quale importante contributo la scienza medica possa offrire a uomini e donne che hanno problemi di sterilità e infertilità. Speriamo che finalmente l’Italia possa svegliarsi da un oscurantismo ideologico e da una sfiducia nella comunità scientifica che contribuiscono alla sua arretratezza. E che presto possa cambiare radicalmente questa legge crudele e odiosa.
(articolo tratto dal blog www.giovannamelandri.wordpress.com)