Chi l'avrebbe mai detto che la situazione politica italiana sarebbe mutata sotto il sole d'agosto? Sarà che il Berlusca era stufo dei continui 'distinguo' laici e liberali di Gianfranco Fini e della sua componente; sarà che per far contenta l'inconcludente Lega Nord ha fatto in modo di espellere la truppa 'finiana' dal PdL; sarà che, come se non bastasse, contro Gianfranco Fini ha persino scatenato l'immancabile stampa-killer facendogli piovere addosso (stranamente solo ora...) accuse ancora tutte da provare, in perfetto stile giustizialista; sarà, forse, che Silvio Berlusconi non ha più nulla da dire, dopo aver ampiamente tradito egli stesso il patto elettorale con i cittadini che l'hanno votato; perché mai? Detto, fatto: non ha abolito le costosissime Province; non ha ridotto la burocrazia statale; non ha ridotto di un centesimo la spesa pubblica improduttiva; non ha abbassato le imposte, né tantomeno ridotto l'imposizione fiscale a due o tre aliquote; non ha introdotto - nonostrante la crisi che ha colpito molte famiglie italiane - congrui ammortizzatori sociali; non ha riformato la giustizia introducendo la separazione delle carriere dei magistrati e spoliticizzando il Csm. L'elenco potrebbe continuare. Ora, se un Gianfranco Fini, un Fabio Granata, un Benedetto Della Vedova, un Luca Barbareschi alzano la voce per riportare il Governo al proprio mandato, ecco che l'espulsione è immediata. Triste, triste davvero. E l'Umberto-Senatur-Bossi che fa? Grida alle elezioni anticipate se Fini non si dimette da presidente della Camera! Ora, o Bossi non capisce nulla di politica, oppure è in totale malafede: il presidente della Camera è espressione del parlamento e non dell'esecutivo. Dunque, non ha alcun obbligo nei confronti della maggioranza di Governo e, in questo senso, Fini è più che legittimato a stare dove sta. Il punto è che a Bossi, visti i sondaggi, andare ad elezioni anticipate farebbe più che comodo. Idem all'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Aprite gli occhi, dunque, gente! Non fatevi intortare da questi furbettini del quartierino sostenuti da 'Il Giornale', da 'Libero' e compagnia cantante in perfetto stile - lo ribadiamo - marxista-leninista (non sarà che le troppe frequentazioni del Berlusca in casa Putin abbiano finito per condizionare anche la sua truppa e consacrarla a un nuovo 'stalinismo'?). Occorre costruire una coalizione di laici e liberali da contrapporre a conservatori e furbetti. E 'Futuro e Libertà per l'Italia' potrebbe rappresentare un'ottima partenza.