Il 7 giugno scorso, l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam ha tenuto una conferenza sul tema: “La crisi della globalizzazione e i nuovi modelli di sviluppo in Europa”. L’onorevole è stato presentato al folto pubblico presente da Roberto de Mattei, presidente della ‘Fondazione Lepanto’, organizzatrice della conferenza presso la proprio sede di Roma. Magdi Allam è nato al Cairo (Egitto) nel 1952 e ha svolto i suoi primi studi presso un istituto salesiano della sua città natale. A vent’anni vinse una borsa di studio in Italia, dove si è laureato in sociologia presso l’università ‘La Sapienza’ di Roma. Poi, si è dato al giornalismo, terminando la carriera dopo 35 anni come Vicedirettore “ad personam” del Corriere della Sera. Dal 2009 è parlamentare europeo. Le sue prese di posizione, molto critiche sull’Islam (sua religione di origine), hanno imposto una rigida sorveglianza sulla sua persona. Certamente, vivere blindati non è piacevole. Magdi Allam si è inoltre convertito di recente al cristianesimo, ricevendo il battesimo da Papa Benedetto XVI durante la veglia pasquale del 22 marzo 2008 in San Pietro. Padrino: l’onorevole Maurizio Lupi, deputato Pdl. Dal giorno del battesimo, il suo nome è diventato Magdi Cristiano Allam. Nel corso della conferenza, Allam, dopo aver affermato di sentirsi come in casa a fianco di Roberto de Matteis e a noi tutti, ha esordito rifacendosi ai “valori non negoziabili” che vanno tradotti in opere conseguenti: “il mondo e l’Europa hanno globalizzato borse valori, economia e tecnologia, trascurando i valori non negoziabili (soprattutto quelli spirituali) e i diritti umani. Dopo la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) l’uomo ha pensato esclusivamente alla domanda e all’offerta del mercato, mirando al massimo profitto. In seguito, una bolla speculativa ha fatto collassare l’economia mondiale, causando l’emarginazione del singolo individuo. L’Europa, rifiutando la fede e le radici giudaico-cristiane, si è perciò condannata alla decadenza, offendendo la ragione e rinnegando il concetto di verità. Di conseguenza, alla base della società non esistono più solo il maschio e la femmina. Inoltre, i Paesi europei che hanno legalizzato l’eutanasia sono considerati ‘civili’, gli altri, ovviamente, no. L’Europa, mentre rifiuta il crocifisso, si infervora per i minareti. In sostanza, offendere l’Islam fa indignare, ma offendere il cristianesimo è considerato espressione di libertà. Con il diffondersi delle moschee l’Europa è sempre più ‘terra di conquista’. L’Italia, per giunta, ha un problema di natalità: contro una media ideale di natalità di 2.1, in Italia abbiamo 1.34 nati per famiglia. Peggio di noi c’è solo la Russia”. Per Magdi Cristiano Allam, “allo stato attuale l’Italia non ha futuro, poiché siamo finiti sotto la soglia ottimale di natalità. E ciò per due motivi: il 60% dei giovani al di sotto dei 29 anni vive ancora con i genitori e l’aborto è tuttora una piaga diffusissima”. Magdi Cristiano Allam sostiene, inoltre, che “l’Europa è sempre più insicura. Occorre ridefinire la cultura politica, abbandonare i comitati di affari, tornare alla solidarietà e alla carità, come non si stanca di ripetere Papa Ratzinger sin da quando era cardinale. Infatti, Benedetto XVI propone sì il libero mercato, ma integrato con il rispetto della persona e del bene comune. Occorre dunque investire su solidarietà e maternità, creare sbocchi lavorativi per i giovani, riscoprire la famiglia e i valori non negoziabili, rispettare la libertà di scelta e di religione. I cristiani pagano il prezzo più alto nel mondo: nel secolo scorso si sono avuti più martiri che in tutti i secoli precedenti. E la maggior parte di essi erano cristiani”. Magdi Allam non è ottimista sul nostro futuro, “ma fiducioso sì, a patto che tutti noi diventiamo testimoni del cambiamento”. Interrogato infine sugli sprechi della politica, Allam ha definito la Commissione europea, nel suo complesso, “costosissima e pletorica”.