Si e tenuto a
Roma, nei giorni scorsi, il
III Congresso nazionale della
Destra liberale italiana, presso
l’Hotel Massimo D’Azeglio, in
via Cavour 18. All’incontro, erano presenti esponenti importanti del
Governo Meloni, come il ministro delle Imprese e del Made in Italy,
Adolfo Urso e delle istituzioni parlamentari, come il vicepresidente del Senato della Repubblica,
Maurizio Gasparri. La giornata è cominciata con i saluti dell’onorevole
Giuseppe Basini e della parlamentare europea,
Cinzia Bonfrisco. Subito dopo, si è avuta la relazione introduttiva del segretario nazionale di
Destra liberale, il professore e avvocato,
Michele Gelardi. La mattinata di lavori è poi proseguita con i contributi del senatore
Gasparri e con una splendida analisi macroeconomica del ministro
Urso, assolutamente lucido e lineare: un intervento che dobbiamo e vogliamo
sottolineare. I contributi successivi, moderati da
Giuseppe Basini e
Alessandro Sacchi, sono stati proposti alla platea dai principali esponenti della
Direzione nazionale di
Destra liberale, tra cui un’interessante analisi di
riformismo tributario dell’avvocato
Teodoro Katte Klitsche de la Grange, che ha lamentato
l’eccesso di burocrazia della
pubblica amministrazione italiana e le evidenti
contraddizioni di indirizzo, spesso
cervellotiche e in
conflitto tra loro. Nel pomeriggio, il dibattito dell’assise è proseguito con le conseguenti
votazioni degli
organi dirigenti di
Destra liberale, presieduti dall’architetto
Gabriele Pagliuzzi. Dopodiché, la giornata di riflessioni si è conclusa con un’interessante
tavola rotonda dal titolo:
‘Informazione e Libertà’. Un appuntamento d’analisi molto interessante, che ha evidenziato l’esistenza di
forze moderate e
liberali, che potrebbero risultare
preziose per il
centrodestra italiano, anche in vista della lunga navigazione del
Governo Meloni nel corso dell’attuale legislatura.