DICHIARAZIONE FINALE DEL I CONGRESSO MONDIALE PER LA LIBERTÀ DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Premessa
La libertà della Ricerca scientifica è un requisito della democrazia, nonché un diritto civile e politico fondamentale e una delle massime garanzie per la salute ed il benessere dell'uomo purché non arrechi danno. La libertà della Ricerca scientifica è parte integrante della teoria democratica, dato che tutte le democrazie sono fondate sul valore dell'individuo e sulla premessa che tra le prime e più importanti funzioni di un governo democratico debbano essere iscritte la difesa e la promozione della libertà dei cittadini. Tale libertà comprende la libertà di pensiero e la libertà di credo. La libertà della ricerca scientifica è un diritto civile e politico fondamentale perché rappresenta un aspetto della libertà di pensiero e della libertà di parola. La libertà della Ricerca scientifica è una delle principali garanzie della salute e del benessere dell'uomo per tre ragioni. La prima è che la libertà scientifica ha prodotto alcune delle principali scoperte che hanno condotto a migliorare la salute e la longevità dell'uomo in tutto il mondo. In secondo luogo tutti traiamo vantaggio in maniera diretta o indiretta dalle scoperte scientifiche.
Tutti beneficiamo del fatto di vivere in una società, anzi in un mondo, nel quale è in costante svolgimento un serio lavoro di ricerca scientifica e in cui si trae vantaggio dai risultati della ricerca condotta nel passato. Tutti approfittiamo delle conoscenze prodotte dalla ricerca in corso su varie patologie o affezioni dalle quali non siamo necessariamente affetti oggi, ma che potrebbero colpirci in futuro. Tutto questo ci fa sentire più sicuri e ci da speranza per il futuro, per noi e per i nostri discendenti, e per tutti coloro che ci stanno a cuore. Quasi tutti gli individui in vita oggi, e sicuramente tutti coloro che nascono nelle società industrializzate ad alto reddito, hanno tratto beneficio dai frutti della ricerca del passato; grazie alla ricerca scientifica arriveremo a scoprire nuovi modi per far fronte alle minacce che si affacciano costantemente sulla scena. Per quanto riguarda il campo della salute umana, le necessità della medicina sono semplicemente quelle che sono. Si tratta spesso anche di opportunità che consentono di continuare a vivere o di essere liberi; liberi dal dolore, liberi o più liberi nel senso della possibilità di muoversi o muoversi meglio, essere meglio in grado di operare con efficacia nel mondo. La salute è importante non soltanto per il valore che tutti le attribuiamo e per il fatto che tutti desideriamo vivere per molti anni e in salute. E' importante anche perché una cattiva salute è una limitazione, mentre una buona salute è liberatoria. Per tutte queste ragioni, crediamo sia giunto il momento di riaffermare le ragioni della libertà della ricerca scientifica. I partecipanti alla prima riunione del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, tenutosi a Roma presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio dal 16 al 18 febbraio 2006, ringraziano il Comune e la Provincia di Roma per l'ospitalità e il Presidente della Regione Lazio per il suo sostegno, e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento. Ringraziano in modo particolare il Comitato dei Promotori per aver dato seguito alla dichiarazione Finale della Sessione Costitutiva dell'ottobre 2004. Ringraziano inoltre l'Associazione Luca Concioni per l'organizzazione della riunione, ne confermano la funzione di Segretariato per il prosieguo delle attività del Congresso e le affidano il compito di disseminare gli atti della prima riunione riaffermano il proprio impegno a operare individualmente e all'interno delle proprie organizzazioni e istituzioni per la promozione della ricerca scientifica auspicano che in futuro vi sia un crescente impegno a collaborare a livello transnazionale sui temi proposti dal Congresso, anche al fine di mobilitare scienziati, ricercatori, esperti, accademici, persone malate, militanti dei diritti umani e gli altri cittadini per l'affermazione della libertà di scienza, coscienza e conoscenza. Denunciano le preoccupanti tendenze oscurantiste e settarie che, attraverso legislazioni proibizioniste e drastiche riduzioni dei finanziamenti, minacciano la laicità dello Stato e la libertà di ricerca, tra l'altro ostacolando lo sviluppo di cure che potrebbero interessare milioni di persone in tutto il mondo. Invitano il, Comitato dei promotori a proporre uno Statuto del Congresso Mondiale che possa coinvolgere i partecipanti nell'elaborazione dei temi e degli obiettivi, attribuendo specifiche responsabilità nei diversi ambiti di ricerca o nelle diverse realtà regionali. Indicano l'opportunità di documentare in un rapporto triennale lo stato della libertà di ricerca scientifica in ogni paese (possibilmente anche questioni come la genetica e le nanotecnologie) ad esempio attraverso un indicatore della libertà di ricerca, da individuare sulla falsariga di quanto già avviene in materia di libertà economiche decide di attivare il meccanismo istituzionale della Petizione al Parlamento europeo perchè venga finanziata la ricerca sulle cellule staminali embrionali in tutti i 25 Paesi dell'Unione europea. Petizione al Parlamento europeo (art. 191 del regolamento del Parlamento europeo) depositata da Luca Coscioni a nome dell'Associazione "Luca Coscioni", via di Torre Argentina, 76, 00186 Roma - Italia e da....(elencare nome, cognome, cittadinanza e domicilio di ciascun firmatario) considerato che:
l'articolo 12 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali proclama che gli Stati parti del Patto "riconoscono il diritto di ogni individuo a godere delle migliori condizioni di salute fisica e mentale che sia in grado di conseguire';
l'articolo 15 dello stesso Patto proclama che gli Stati parti del presente Patto riconoscono il diritto di ogni individuo riconosce il diritti a ciascuno "a partecipare alla vita culturale, a godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni, a godere della tutela degli interessi morali e materiali scaturenti da qualunque produzione scientifica, letteraria o artistica di cui egli sia l’autore;
considerato inoltre che le misure che gli Stati parti del Patto dovranno prendere per conseguire la piena attuazione di questi diritti comprenderanno quelle necessarie per il mantenimento, lo sviluppo e la diffusione della scienza e della cultura e che gli Stati si impegnano a rispettare la libertà indispensabile per la ricerca scientifica e l’attività creativa" e riconoscendo i benefici che "risulteranno dall’incoraggiamento e dallo sviluppo dei contatti e dalla collaborazione internazionale nei campi scientifico e culturale". notando che dal 2002 al 2006, nell'ambito del 6° Programma Quadro per la Ricerca, l'Unione europea ha destinato ingenti risorse per sfruttare i risultati ottenuti dalla ricerca sui genomi degli organismi viventi, anche con riferimento alle nuove possibilità terapeutiche e di prevenzione create dalla ricerca sulle cellule staminali;
secondo il rapporto della Commissione europea sulla ricerca sulle cellule staminali embrionali del 3 aprile 2003 (Rapporto Busquin) il settore delle cellule staminali è uno dei più promettenti nel campo delle biotecnologie;
i progetti di ricerca finanziati nell'ambito del 6° Programma Quadro riguardano le prospettive e le speranze di decine di milioni di donne e uomini in Europa affetti da malattie cardiovascolari, del sistema nervoso, da diabete ed altre malattie rare E ciononostante nel Parlamento europeo sono in atto tentativi volti a escludere dai finanziamenti i progetti di ricerca che prevedono l'uso di cellule staminali ottenute da embrioni sovrannumerari;
Considerato tutto questo. Noi, sottoscritti chiediamo al Parlamento europeo che:
il 7° Programma quadro per la ricerca confermi la possibilità di finanziare (quantomeno) PROGETTI DI ricerca sulle cellule staminali derivate da embrioni sovrannumerari;
sia estesa la finanziabilità ai progetti di ricerca che utilizzano la tecnica del trasferimento del nucleo cellulare (impropriamente detta "clonazione terapeutica").

Roma, Palazzo del Campidoglio, 18 Febbraio 2006
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