I ragazzi
dell'Ugi, associazione giovanile attiva sul territorio di
Colleferro (Rm) dal
2005, ha messo la firma sotto un'altra iniziativa finanziata dal basso, volta a sensibilizzare una cittadinanza attiva dal punto di vista
ecologico. La piccola comunità di
Colleferro - e non solo - ha infatti osservato dal
web i progressi che i ragazzi
dell'Ugi hanno fatto per recuperare alcune stanze del
Comune, ormai abbandonate a se stesse. In verità, erano state precedentemente occupate da un'altra associazione, come riportano i ragazzi, che le aveva lasciate senza neanche le porte.
Volontariato e
'crowfunding' da parte di chi nella politica dal basso ci crede davvero, hanno fatto il resto. Lo
'scaffale ambientalista' è dunque pronto per l'inaugurazione, dopo sei mesi di duro lavoro. E, ancor di più, per essere restituito alla comunità in forma di soggetto vivo e collegiale. Molto più di una semplice
biblioteca verde: le due stanze di
via degli Esplosivi n. 1 adottate
dall'Ugi sono ora dotate di
15 postazioni per gli studenti. L'intenzione è di tenerle aperte fuori dagli orari di altri spazi comunali, magari anche di notte, quando le sessioni universitarie iniziano a richiedere sforzi ulteriori. Grazie all'organizzazione di corsi, lezioni e laboratori, si è dunque potuto inaugurare, in questi giorni, questo nuovo spazio comune, in cui sono stati chiamati a intervenire
professori universitari ed
esperti per divulgare e aggiornare gli
studi epidemilogici che riguardano la popolazione della
Valle del Sacco. Infatti,
Colleferro è il
56esimo sito di interesse nazionale e davvero in pochi si sono occupati seriamente di ricostruire la cronaca delle responsabilità politiche dietro
l'alto tasso d'incidenza tumorale della zona. Affinché le fonti diventino di più facile consultazione, i promotori dello
'Scaffale ambientalista' hanno perciò creato - accanto all'archivio cartaceo di tutti gli studi e i seminari che si svolgeranno in loco - anche un
archivio digitale. Per quel che riguarda la letteratura scientifica, hanno trovato buoni consiglieri nel
'Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali' e dall'associazione
'A Sud'. La totalità dei testi è stata acquistata da
piccole e medie case editrici, da
quell'humus straordinario che è
l'editoria indipendente e dai
mercati dell'usato. Una piccola vittoria per
l'Ugi, una grande acquisizione per un comune anagraficamente molto giovane, affinché possa formarsi una
coscienza ecologica che riparta da una conoscenza del territorio, vessato da anni da
politiche ambientali disastrose.