L'hanno definita una
'RE-EVOLUTION', quella che dal 6 maggio prossimo interesserà gli spazi del
MAXXI, il noto museo d'arte contemporanea della capitale. Il museo, infatti, si trasforma e ricrea i suoi ambienti, a partire dalla
collezione permanente, che ne definisce l'identità. Lo scopo è quello di rafforzare la sua missione pubblica, aprendosi ancora di più alla città di
Roma con tante novità nella sua offerta culturale e nei servizi. Gli spazi vengono così triplicati e viene proposto anche un nuovo allestimento della collezione. Sostenuto dalla presidente,
Giovanna Melandri e intitolato
'The place to be', il progetto, a cura dei direttori del
MAXXI Architettura e del
MAXXI Arte, Margherita Guccione e
Bartolomeo Pietromarchi, si avvia dalla piazza
Alighiero Boetti, che diventa un tutt'uno con gli ambienti interni, a partire dalla lobby e dalla
Galleria 1 al piano terra. Uno spazio continuo, dove grandi installazioni dialogano con opere esposte per la prima volta e con capolavori di maestri del nostro tempo. L'esposizione continua anche al primo piano, con focus temporanei e approfondimenti dedicati agli artisti in collezione. Il piano terra - con ingresso gratuito dal martedì al venerdì e ogni prima domenica del mese - ospita anche una
videogallery, con monografie, retrospettive e rassegne realizzata in collaborazione con
'In Between Art Film'. Per introdurre alla collezione e ospitare incontri con gli artisti è stata progettata, inoltre, una
'reading room', realizzata con il sostegno di
'Mini'. Per valorizzare e rendere ancora più accessibile il patrimonio documentario del museo, un ambiente è dedicato all'archivio di
'Incontri internazionali d'Arte' e viene predisposto un laboratorio didattico. Inoltre, è previsto anche il cambiamento degli spazi ricreativi, con una nuova
'caffetteria-bookshop' affacciata su
via Guido Reni e un nuovo ristorante, con tanto di
'chef stellato', su piazza
Alighiero Boetti. Quest'ultima, come accennato, è animata da tre nuove grandi installazioni:
'Mareo Merz' di
Elisabetta Benassi, un grande barcone che
'ripesca' l'ultima automobile appartenuta a
Mario Merz; 'Anima' di
Mircea Cantor, ovvero uno scheletro in legno e corda alto circa 8 metri e lungo 10, che allude alla
basilica di San Pietro riportandola all'essenzialità;
'Winter Moon' di
Ugo Rondinone, il calco di un ulivo millenario alto 5 metri, in alluminio dipinto di smalto bianco. Nella
Galleria 1 al piano terra prendono ora posto oltre
60 opere d'arte, architettura e fotografia, con lavori dagli
anni '60 fino alle più recenti produzioni, le quali dialogano tra loro e con gli spazi progettati da
Zaha Hadid. Tra le opere esposte, la
'Foresta tessile sospesa' di
West8 e il monumentale
'Wall drawing #1153 Ripples' di
Sol Lewitt, allestito al
MAXXI per la prima volta. E altre tre opere, provenienti da importanti collezioni private:
'Elica Milano' di
Carl Andre; 'Assioma-Otto proposizioni' di
Vincenzo Agnetti con l'installazione
'Flying Garden/Air-Port-City' di
Tomas Saraceno; l'importante donazione
'Piccolo Sistema' di
Gianfranco Baruchello, con i disegni per il fregio sulle sponde del Tevere di
William Kentridge. Tra i lavori di architettura, sono esposti per la prima volta i progetti delle stazioni della
metropolitana di Napoli realizzate, tra gli altri, da
Dominique Perrault, Massimiliano Fuksas, Álvaro Siza, insieme alle
46 fotografie che compongono le
'72 ore a Roma' di
Helmut Newton, unico progetto fotografico di
'paesaggio' realizzato dall'autore tedesco. Al secondo piano, nella
Galleria 2 e nella nuova sala dedicata alla grande collezionista
Claudia Gian Ferrari, che nel
2010 ha donato al
MAXXI un'importante selezione di opere della sua collezione personale, sono previsti
'focus' e approfondimenti riservati agli artisti in collezione. Questi ambienti saranno accessibili solo con il biglietto. Un
'focus' è dedicato a
Bruna Esposito, di cui è stata riallestita, tra le altre, una delle prime opere entrate a far parte della collezione del museo: l'installazione/performance
'E così sia..' del
2000, mandala di legumi e spezie dal forte valore simbolico, che l'artista ricomporrà dal vivo per tutta la durata della mostra. Viene esposta anche una selezione di fotografie della serie
'Occhi', del
2016: 'macroimmagini' di occhi di pesce, dai colori brillanti e luminosi. E ancora, due
'focus' sono dedicati ai temi della città e della casa, con opere di architetti e artisti del calibro di
Paolo Portoghesi, Renzo Piano, Luca Maria Patella, Armin Linke e
Aldo Rossi.Dove: via Guido Reni, 4/A
00196 - Roma
Orari di apertura:
dal martedì al venerdì dalle ore 11.00 alle 19.00;
il sabato dalle 11.00 alle 22.00;
la domenica dalle 11.00, alle 19.00.
La biglietteria chiude un'ora prima
Chiusure: tutti i lunedì; il 1° maggio; il 25 dicembre.