Michela ZanarellaLa Ride, Rete italiana per il dialogo Euro-mediterraneo, è stata recentemente protagonista di due importanti eventi, tenutisi rispettivamente il 30 e il 31 marzo scorsi. Il primo si è tenuto alla Camera dei deputati, nella prestigiosa sala Aldo Moro, cominciato con la presentazione di un progetto di workshop su 'Identità collettiva, nuovi assetti organizzativi Ride e progettazione europea partecipata'. Per l'occasione, si sono riuniti alcuni enti pubblici e privati appartenenti all'associazione Ride, che opera al fine di attuare i principi della Carta delle Nazioni Unite e, a livello europeo, con l'obiettivo di una collaborazione e un partenariato euro-mediterraneo. Tra i presenti: l'associazione Osservatorio Salute e Sicurezza; Emui - EuroMed University; Come una marea Onlus; il Comune di Sarzana; Dia-Logos; Eurispes; Università Tor Vergata di Roma; InBit Education & Events; Fondazione Francesca e Giovanni Falcone; Cooperativa dignità del lavoro; Uniti per unire, solo per citarne alcuni. Ha aperto il programma il ministro Enrico Granara, coordinatore degli Affari multilaterali per l'area Euro-mediterranea del Maeci, che ha letto un messaggio di saluto del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. A seguire, il presidente e fondatore di 'Prospettive mediterranee' e direttore della Rete italiana per il dialogo Euro-mediterraneo, Enrico Molinaro, il quale ha rievocato l'assemblea generale del 2015, evidenziando come, da allora, si siano messi in atto nuovi cambiamenti per un riassetto della rete, con evidenti miglioramenti. Al tavolo di presentazione del programma, tra i relatori (tutti membri Ride, ndr): Michele Fasano, presidente e fondatore di Sattva Films; Marco Lombardo, docente dell'Università di Bologna e consigliere comunale felsineo; Iskender Forioso, direttore e fondatore dello European Research Institute. Ognuno ha messo al centro della discussione il valore del concetto di rete, fondamentale per una collaborazione concreta tra tutti i membri coinvolti. Riuscire a sviluppare un network, che diventi strumento per lavorare a una progettazione collettiva, significa essere in grado di costruire una realtà efficace per l'incontro, lo scambio e la condivisione di iniziative sociali e culturali. Potenziare il senso di comunità è possibile, individuando i valori condivisibili dai soci della rete: solo non perdendo di vista quello che le persone possono fare insieme ci può essere una cooperazione funzionale al sistema. L'omogeneizzazione dei linguaggi sui temi di inclusione, energia, creatività artistica, letteraria, scientifica e difesa dei diritti umani è indispensabile per dare forma a nuove idee all'interno di una rete circolare. Dal dibattito è emersa la necessità di creare dei gruppi di lavoro dove, chi ha competenze, può mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze, al fine di garantire una formazione collettiva sugli argomenti considerati più complessi e impegnativi. L'obiettivo è la crescita di tutti e non del singolo. A conclusione dell'evento, si è tenuta la cerimonia del 'Premio Montale Fuori di Casa', dedicata, nel 1996, al giornalismo di viaggio proprio per ricordare il Montale giornalista. Il premio di quest'anno è stato assegnato allo scrittore Eraldo Affinati, per aver posto al centro di molti dei suoi libri i grandi temi del viaggio, dell'insegnamento e del dialogo fra culture diverse. L'autore de 'L'uomo del futuro: sulle strade di don Lorenzo Milani' edito da Mondadori, ha fondato insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, la 'Penny Wirton': una scuola gratuita di italiano per immigrati. La presidente del premio, Adriana Beverini (socio Ride), ha letto la motivazione in riferimento alle opere di Affinati e al suo costante impegno nell'insegnamento, citando tra l'altro anche alcuni dei premiati delle scorse edizioni: Claudio Magris; Aldo Cazzullo; Simone Perotti. Un breve viaggio nei luoghi cari a Eugenio Montale, poeta, giornalista e saggista, proposto attraverso le sue parole, ha permesso ai presenti di percepire la bellezza dei paesaggi descritti, passando da Palmira al lucore rivierasco del Libano, oltre alle altre aree del Mediterraneo. Alla cerimonia sono intervenuti come ospiti l'imam di Firenze, Izzedin Elzir - convenuto anche a nome del Rabbino capo della stessa città, impossibilitato per un lutto - e la vicepresidente di Medreg, professoressa Valeria Termini. Di natura maggiormente 'informale', invece, il secondo incontro, quello tenutosi presso il ministero degli Affari Esteri nella giornata del 31 marzo, nella sala Roberto Gaja di Palazzo della Farnesina. L'appuntamento, richiesto da alcuni soci Ride per aggiornamenti sulle imminenti modifiche statutarie concordate col Maeci, è stata un'ulteriore occasione di dialogo e confronto sui temi centrali del dibattito avvenuto il giorno precedente alla Camera dei deputati, consolidando così un clima di fiducia e di amichevole e produttiva tra i soci.


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