Dopo quasi tre anni dalla prima edizione,
'Da Monteverde al mare' di
Giuseppe Lorin continua a conquistare lettori e critica. Il libro è un lavoro editoriale accurato e originale. Si tratta, infatti, di una
guida 'storico-turistica' di uno dei quartieri col più grande valore culturale e artistico di Roma:
Monteverde. E non poteva che avvenire nella libreria
Mondadori situata nel cuore del quartiere, in
via Gandiglio 121, l'ultima presentazione del volume pubblicato da
David & Matthaus, che ha visto la presenza anche dell'associazione
'ConosciAmo Roma', presieduta da
Riccardo Loche, con
Maurizio Garro e il poeta
Emiliano Scorzoni. Una collaborazione nata da un profondo amore verso la
capitale d'Italia, per il rispetto dei luoghi e della
Storia, che è patrimonio dell'umanità. La libreria ha accolto intellettuali, archeologi e personaggi politici del territorio, oltre a persone che sono venute appositamente per conoscere meglio il luogo dove vivono. Il libro vanta la prefazione del principe
Jonathan Doria Pamphilj, che ci introduce tra le pagine partendo proprio da
Villa Pamphilj, il più esteso parco di
Roma, 'polmone verde' di rara bellezza. L'autore ha precisato che il volume non è solo una guida turistica, ma la testimonianza e l'orgoglio di chi vive sulla sponda destra del
Tevere, in un'altura denominata
Monteverde, 'accarezzata' dal 'ponentino'. E si parte proprio dall'origine del nome della zona, facendo una chiara distinzione tra
Mons Viridis e
Mons Aurus: la prima geomorfologicamente diversa per la folta vegetazione; la seconda composta da terra argillosa a ridosso del margine del
Tevere. L'autore ci accompagna a scoprire cosa c'era nel passato e cosa c'è ancora oggi, attraverso un percorso dettagliato in cui a raccontare la proprie vicende sono le strade, i vicoli e i monumenti. Tutto ha precisi significati, come il
pino di
piazza San Giovanni di Dio, ora spartitraffico, che all'epoca della
Repubblica Romana era un riferimento per le
'camicie rosse' nel tragitto da compiere per raggiungere il quartiere generale di
Giuseppe Garibaldi a
Villa Savorelli, l'attuale
villa Aurelia a fianco di
Porta San Pancrazio. Si va da
via Aurelia a
via Vitellia e poi si passa alla
via Campana, che portava ai
'campi di sale' dell'impero romano, verso il mare. Si prosegue per
via Portuense, poi lungo la
via Ostiense, fino al
Gianicolo, raggiungendo infine
Villa Sciarra. E' un viaggio curioso e insolito, ricreato con la giusta attenzione verso una parte della città spesso poco conosciuta per chi giunge a
Roma in visita, ma anche per chi ci abita. E allora è interessante conoscere i personaggi del quartiere, chi lo ha abitato e chi ci vive tutt'ora: come
Silvio Parrello, pittore e poeta, testimone attivo del ricordo di
Pier Paolo Pasolini. Silvio è conosciuto come
'er Pecetto', perché fu inserito dal grande romanziere friulano nel romanzo
'Ragazzi di vita', edito da
Garzanti nel
1955, che lo ambientò proprio a
Monteverde, rione in cui visse per lungo tempo, prima in
via Fonteiana e poi a
via Carini. Non vanno dimenticati anche gli altri abitanti di rilievo di
Monteverde: da
Giorgio Caproni a
Carlo Emilio Gadda; da
Gianni Rodari ai
fratelli Taviani; da
Nanni Moretti a
Sergio Leone e tanti altri. Tutti aneddoti, particolarità e curiosità che
Lorin ci affida, mostrandoci cosa si è perso nelle architetture con la modernità e cosa, invece, sia ancora un
'simbolo' da mantenere per non ignorare un territorio che, in passato, ospitò le più nobili famiglie romane. E' importante non perdere il legame con le proprie origini, ci insegna lo scrittore. E il suo è un invito all'impegno di cittadini e amministrazioni a far tesoro degli spazi, che sono ricchezza per gli occhi e per il cuore.
Da Monteverde al mare
di Giuseppe Lorin
Edizioni: David & Matthaus
Pagg. 250
Prezzo di copertina: 19,90 euro