Michela ZanarellaDopo quasi tre anni dalla prima edizione, 'Da Monteverde al mare' di Giuseppe Lorin continua a conquistare lettori e critica. Il libro è un lavoro editoriale accurato e originale. Si tratta, infatti, di una guida 'storico-turistica' di uno dei quartieri col più grande valore culturale e artistico di Roma: Monteverde. E non poteva che avvenire nella libreria Mondadori situata nel cuore del quartiere, in via Gandiglio 121, l'ultima presentazione del volume pubblicato da David & Matthaus, che ha visto la presenza anche dell'associazione 'ConosciAmo Roma', presieduta da Riccardo Loche, con Maurizio Garro e il poeta Emiliano Scorzoni. Una collaborazione nata da un profondo amore verso la capitale d'Italia, per il rispetto dei luoghi e della Storia, che è patrimonio dell'umanità. La libreria ha accolto intellettuali, archeologi e personaggi politici del territorio, oltre a persone che sono venute appositamente per conoscere meglio il luogo dove vivono. Il libro vanta la prefazione del principe Jonathan Doria Pamphilj, che ci introduce tra le pagine partendo proprio da Villa Pamphilj, il più esteso parco di Roma, 'polmone verde' di rara bellezza. L'autore ha precisato che il volume non è solo una guida turistica, ma la testimonianza e l'orgoglio di chi vive sulla sponda destra del Tevere, in un'altura denominata Monteverde, 'accarezzata' dal 'ponentino'. E si parte proprio dall'origine del nome della zona, facendo una chiara distinzione tra Mons Viridis e Mons Aurus: la prima geomorfologicamente diversa per la folta vegetazione; la seconda composta da terra argillosa a ridosso del margine del Tevere. L'autore ci accompagna a scoprire cosa c'era nel passato e cosa c'è ancora oggi, attraverso un percorso dettagliato in cui a raccontare la proprie vicende sono le strade, i vicoli e i monumenti. Tutto ha precisi significati, come il pino di piazza San Giovanni di Dio, ora spartitraffico, che all'epoca della Repubblica Romana era un riferimento per le 'camicie rosse' nel tragitto da compiere per raggiungere il quartiere generale di Giuseppe Garibaldi a Villa Savorelli, l'attuale villa Aurelia a fianco di Porta San Pancrazio. Si va da via Aurelia a via Vitellia e poi si passa alla via Campana, che portava ai 'campi di sale' dell'impero romano, verso il mare. Si prosegue per via Portuense, poi lungo la via Ostiense, fino al Gianicolo, raggiungendo infine Villa Sciarra. E' un viaggio curioso e insolito, ricreato con la giusta attenzione verso una parte della città spesso poco conosciuta per chi giunge a Roma in visita, ma anche per chi ci abita. E allora è interessante conoscere i personaggi del quartiere, chi lo ha abitato e chi ci vive tutt'ora: come Silvio Parrello, pittore e poeta, testimone attivo del ricordo di Pier Paolo Pasolini. Silvio è conosciuto come 'er Pecetto', perché fu inserito dal grande romanziere friulano nel romanzo 'Ragazzi di vita', edito da Garzanti nel 1955, che lo ambientò proprio a Monteverde, rione in cui visse per lungo tempo, prima in via Fonteiana e poi a via Carini. Non vanno dimenticati anche gli altri abitanti di rilievo di Monteverde: da Giorgio Caproni a Carlo Emilio Gadda; da Gianni Rodari ai fratelli Taviani; da Nanni Moretti a Sergio Leone e tanti altri. Tutti aneddoti, particolarità e curiosità che Lorin ci affida, mostrandoci cosa si è perso nelle architetture con la modernità e cosa, invece, sia ancora un 'simbolo' da mantenere per non ignorare un territorio che, in passato, ospitò le più nobili famiglie romane. E' importante non perdere il legame con le proprie origini, ci insegna lo scrittore. E il suo è un invito all'impegno di cittadini e amministrazioni a far tesoro degli spazi, che sono ricchezza per gli occhi e per il cuore.

Da Monteverde al mare
di Giuseppe Lorin
Edizioni: David & Matthaus
Pagg. 250
Prezzo di copertina: 19,90 euro


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