Annalisa CivitelliLa Bretagna è una regione che offre molte opportunità interessanti a livello turistico. Situata a nord-ovest della Francia, è un antico Stato indipendente e forma un vasto promontorio verso il canale della Manica e l'oceano Atlantico. L'attuale struttura amministrativa francese 'Région Bretagne' è composta da 4 dipartimenti: Côtes-d'Armor/Aodoù-an-Arvor (22), Ille-et-Vilaine/Illha Gwilen (35), Morbihan (56) e Finistère/Penn-ar-Bed (29). Inoltre, sono inclusi nella regione 15 arrondissement: 201 cantoni e 1270 comuni. Bécherel è uno di questi. L'antico borgo medioevale (tuttora mantiene traccia delle diverse epoche che hanno segnato la sua storia) sorge nel dipartimento dell'Ille-et-Vilaine e domina la valle superiore del fiume Rance. Di origini romane, è una piccola cittadina divenuta famosa per la sua alta media di librerie, che raggiunge la cifra di una ogni 44 abitanti circa. Borgo sorto nel basso Medioevo, si tratta un'ex 'roccaforte' per scopi militari. Alain de Dinan, nel 1124, fece costruire una fortezza in pietra, che dominava la valle e intorno alla quale è stata costruita la città. Durante i secoli, il paese fu teatro di scontri tra francesi e, in seguito, tra francesi e inglesi. Per un certo periodo finì nelle 'mani' dell'esercito inglese, intervenuto nella guerra di Successione della Bretagna, per poi tornare in possesso dei francesi nel 1374. Nel 1419, le fortificazioni furono restaurate, ma il borgo cadde in rovina nel XVI secolo. Si risollevò grazie al tessile, fonte di prosperità nel cinquecento. La produzione di vele per le varie 'Marine europee' e le esportazioni dei tessuti favorirono un forte sviluppo economico, come anche la coltivazione e la lavorazione del lino e della canapa tra il XVIII e il XIX secolo. Nonostante la crisi dell'agricoltura e l'importazione delle materie prime, nel 1900 l'economia della città visse una nuova sorprendente espansione. L'industria del turismo divenne una delle prime fonti di reddito di Bécherel: un modo per risanare gli introiti lo escogitarono proprio i librai, i quali, su 'bancarelle sparse' per tutto il paese, cominciarono a vendere libri, usati e non. Il 'dinamismo dei libri' ha permesso, nel corso degli anni, di aprire ben 15 librerie nel piccolo borgo: un numero, in proporzione, piuttosto elevato rispetto ai suoi 700 abitanti. Sostenute dagli eventi culturali, questi spazi vivono tuttora di un forte incremento di visitatori, i quali arrivano nel piccolo borgo anche dall'estero. Grazie all'interesse dell'Associazione culturale 'Savenn Douar', nel 1986 il borgo è stato scelto come luogo di sviluppo di progetti culturali: concerti, gruppi di lettura, eventi gastronomici e valorizzazione della cultura bretone. Gli organizzatori, però, a un certo punto si sono accorti dell'esistenza di due 'villaggi del libro' in Europa: Hay-on-Wye au Pays (Galles) e Redu dans les Ardennes (nelle Ardenne, regione del Belgio) e hanno perciò deciso di replicare l'iniziativa anche a Bécherel. A 30 chilomentri da Rennes, in direzione St. Malo, Bécherel, nel 1989, grazie all'iniziativa della stessa associazione culturale è stata nominata prima 'città del libro' in Francia e la terza in Europa. E oggi ospita: librerie, 'bouquiniste', antiquari, galleristi, scultori e illustratori che, affiancati anche da laboratori di rilegatori e calligrafi, danno vita alle tradizionali fiere librarie, al festival pasquale e alla 'Fureur de lire': la 'smania di leggere'. Questo interessante progetto, basandosi proprio sul concetto di 'impresa culturale nelle zone rurali', assai praticato in Francia e in molte altre parti d'Europa, si concentra sull'idea del raggiungimento di una vita migliore lontano dalle aree urbane. Sicuramente, l'idea ha sedotto anche altre regioni, che desideravano rivitalizzare le loro 'contee' basandosi sulle risorse del proprio patrimonio, in quanto la cultura è un bene che può essere condiviso e diventare una forza economica, anche se noi italiani ancora non siamo riusciti a 'digerire' il concetto. Nel 1993, per esempio, in seguito alla grande eco degli eventi che Bécherel programma ormai annualmente, sono state aperte altre librerie grazie a una nuova associazione. I fondatori di tale consorzio, insieme a librai, scuole e persone interessate alla lettura, hanno poi creato un vero e proprio Comitato per lo sviluppo della 'città del libro', organizzando alcuni eventi: la 'Fête du livre' (La festa del libro, ogni fine settimana di Pasqua); il 'Marchés mensuels du livre' (il mercato del libro, la prima domenica di ogni mese); la 'Printemps des poètes' (La primavera dei poeti); la 'Nuit du livre' (La notte del libro, il secondo sabato di agosto); il 'Treasures de Bécherel' (I tesori di Bécherel, in dicembre); il 'Festival europeo del greco antico e del latino' (ogni anno a marzo) e, infine, il 'Lire en fête' (Leggere in festa, ogni ottobre). Lo stesso comitato, che si occupa di molteplici attività culturali, fa presente che esistono altri 7 'villaggi del libro', i quali hanno aderito alla 'Federazione di città, paesi e villaggi del libro in Francia', tra i quali, ovviamente, Bécherel; Montolieu (Linguadoca-Rossiglione) nel 1990; Fontenoy-La-Joûte (Lorraine) nel 1996; Cuisery (Bourgogne) nel 1999; La Charité-sur-Loire (Bourgogne) nel 2000; Montmorillon (Poitou-Charentes) sempre nel 2000; Ambierle (Rodano-Alpi) nel 2007; Esquelbecq (Nord-Passo di Calais) nel 2007. Nel 2011, infine, è nata la 'Maison du livre et du tourisme témoigne' (La casa del libro e del turismo). All'interno della suia atmosfera d'altri tempi, diviene quasi magico inoltrarsi per i vicoli di Bécherel: un villaggio caratteristico per le sue case di granito. Queste ultime, sorte nel XVI, XVII e XVIII secolo, sono ubicate da rue de la Filanderie fino a place des Halles e hanno conservato il loro stile originario. Il centro urbano, ancora oggi, è ben conservato. E il suo meraviglioso patrimonio architettonico, denominato 'petite cité de caractère' (piccola città di interesse architettonico) riserva ai visitatori queste coloratissime e originali librerie, che offrono molte possibilità di scattare fotografie artistiche. Quelle avviate con successo sono: La Souris des Champs; Bouquinerie Arc-en-Ciel; Librairie Sedon; Librairie L'Autre Sommeil; Librairie du Donjon; Librairie Neiges d'Antan; Café-Librairie Gwrizienn; Librairie Yves Grégoire; Librairie-Salon de thé L'Inattendue; Librairie Abraxas-Libris. Ma Bécherel non è solo la città del libro: ricca anche di mete turistiche, offre svariate possibilità di movimento all'infuori del centro abitato: la Torre di S. Joseph; le chiese di S. Patern e delle 3 Marie; i lavatoi di Couaille; il castello di Montmuran; le Rocce del Diavolo e il Giardino di Thabor, costruito all'interno del castello e costituito di scalinate e muretti che offrono una spettacolare vista sulla campagna circostante. Nei dintorni si può visitare il castello di Caradeuc denominato 'la Versailles bretone' per il suo enorme parco, il più esteso della Bretagna, mentre la chiesa di Les Iffs, in stile tardo-gotico, è la più bella della regione con le 'vetrate', ben nove, realizzate nel XVI secolo. Insomma, Bécherel, meta europea per appassionati di cultura, libri e per tutti i 'bibliofili' d'Europa, si distingue per il suo carattere culturale e architettonico nel territorio bretone: i libri sono solo un pretesto per un ricco 'calendario culturale', ma soprattutto l'originalità è assunta dal progetto di promozione turistica, il quale, oltre a rappresentare un forte richiamo per tutto il Paese, potrebbe esser presa da esempio in altre piccole cittadine, non solamente francesi. Per informazioni dettagliate si può consultare il sito http://becherel.com/ in madrelingua francese.


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