Dopo
'L'abisso è alle porte', edito nel 2013 da
Gds, che ha segnato il felice esordio letterario del giovane poeta veneto
Beda, questo nuovo talento è tornato in libreria con
'La passeggiata di una farfalla ferita' edito da
Eretica Edizioni. Cinquantasette poesie che dimostrano l'avvio di un percorso di maturazione stilistica rispetto alla prima pubblicazione, pur mantenendo l'impronta di una interiorità dominante, che fa scaturire riflessioni e osservazioni pungenti sull'esistenza. Come una farfalla ferita, il poeta si muove mostrando le cicatrici e le fragilità che gli appartengono:
"L'eterno percuotermi percorrendo strade foreste". La ricerca sonora e la sua abilità nel creare immagini portano a una sorta di
poesia 'visiva', che lascia intravedere stati d'animo e comportamenti di un vissuto intriso di inquietudine, ma al tempo stesso di meraviglia. Se la solitudine culla l'autore e si fa dolce presenza, mentre l'amore è un ricordo gracile e cianotico, la poesia diventa quell'aria necessaria per poter spiccare il volo, per proseguire il viaggio nonostante le difficoltà. La
farfalla, animale simbolico e fragile, è il centro di tutta la raccolta, poiché indica la
metamorfosi, il cambiamento, da bruco a larva e, alla fine, a splendida farfalla: un ciclo che metaforicamente fotografa il percorso stesso di
maturazione stilistica e umana di questo autore. Il poeta segue questa trasformazione e vive la
mimesi, vuol somigliare alla farfalla solo un po', quasi a raggiungere il punto d'incontro tra il tempo e l'eternità, quella sottile soglia tra visibile e invisibile.
L'evoluzione della farfalla, dal significato metafisico e simbolico di
rinascita, presuppone una sorta di uscita dal corpo dell'anima, che tende così alla perfezione.
Beda, tuttavia, vive questa trasformazione con tutte le sofferenze e le ferite che l'esistenza comporta,
"perché la vita toglie fiato ai giusti e consapevoli". Tra le parole ricorrenti, troviamo
"muri" e
"prigioni", ostacoli che rallentano la corsa, che affaticano il passo, poiché in fondo, certe
'figure di crisi' ben rappresentano uno sforzo graduale di
maturazione e
riflessione al contempo
consapevole e
spirituale. Nascono pensieri, interrogativi, dubbi e paure, fino a mettere in discussione anche il senso della poesia:
"Io non so fino a quando/una poesia può raccontare/bisbigliando immature parole". Il conforto, però, arriva dal fatto di poter
precipitare e poi
risorgere proprio dalle parole, riabbracciando quell'identità che in certi frangenti sembra perduta. Ecco, allora, che la poesia riacquista la sua forza e diventa
mèta rassicurante. La scrittura di
Beda si fa eco potente e disarmante di sensazioni ed emozioni contrastanti: tornano alla memoria alcuni versi dalle poesie di
Alda Merini, che spesso fa riferimento alle
farfalle proprio per descrivere la propria anima. Si nota la dissolvenza verbale tra vedere e conoscere, come una
nebbia che appartiene a quella terra da cui il poeta proviene. Una poesia
autentica ed efficace, dunque, che possiede in sé una
bellezza naturale e la
purezza delle cose.
La passeggiata di una farfalla ferita
di Beda
Eretica Edizioni
pagg. 70, 13 euroBeda è autore di poesia. Nato a Padova nel 1979, ha pubblicato due raccolte: 'L'abisso è alle porte' nel 2013 con Gds e 'La passeggiata della farfalla ferita" nel 2015, con Eretica Edizioni. Da anni ha abbracciato uno stile di vita animalista e vegetariano, scelta che lo fa sentire in armonia con tutto ciò che di naturale lo circonda.