Non sempre è facile immergersi nelle realtà satiriche. Comprenderne significati, connessioni mentali, nascita e conseguenti elucubrazioni. E' un percorso in cui il
performer ci mette di fronte a riflessioni di pura attualità. Il 30 gennaio scorso, presso
La Tognazza al Douze di
Roma, Emanuele Pantano si è esibito con il monologo
'I pesci non mangiano la marmellata'. Pubblicitario, documentarista, sceneggiatore, autore e regista, vanta un curriculum di tutto rispetto e porta sul palco l'eredità della
Stand up comedy. Di derivazione inglese, questo tipo di
performance ha preso piede in
Italia dal
2009, grazie all'intuizione di
Filippo Giardina, che sente la necessità di fare una satira adulta e dissacrante. Nasce così il progetto
'Satiriasi'. L'apice raggiunta negli ultimi anni porta lo stesso
Giardina e, per esempio,
Giorgio Montanini, a calcare le scene di teatri italiani, diventando protagonisti dei programmi
Sky con
Stand up comedy e
Nemico Pubblico su
Rai3. Emanuele Pantano, giovane leva, collabora a lungo con il gruppo di
'Satiriasi'. Organizzatore e tutor di workshop di
Stand up comedy, dal
2015 è in scena con
Comedy live show, appuntamento settimanale di
Stand up in collaborazione con il circolo
Arci 'Porco Rosso'. Ad aprire l'esibizione è
Pietro Sparacino di
'Satiriasi'. Introducendo il collega, è emerso il tratto del suo astuto e poetico sarcasmo.
Emanuele Pantano, impacciato e ai suoi primi vagiti sul palco, palesemente teso, ha saputo tuttavia guidare il pubblico verso tematiche irriverenti. Religione, sesso e politica sono i tre argomenti principi a cui questo tipo di esibizione si affeziona. Sia per divertire il pubblico, sia perché vuole far pensare in modo diverso e diretto, in assenza della
'quarta parete'. Spaziando dalle frasi fatte, alla Bibbia, alle dinamiche familiari e, infine, al sesso, applausi e risate si sono affacciate timidamente. Alcune battute sono state ben sfruttate al momento, in quanto scaturite da qualcosa di non scritto e, quindi, non pensato o studiato. Frutto dello stato d'animo in cui la tensione, venuta meno, ha fatto si che la personalità si esprimesse al meglio.
Mafia capitale è ormai un
'marchio': le frasi fatte sono gratuite, utilizzate da tutti, non hanno diritto d'autore e sintetizzano concetti. La Bibbia e i suoi buchi narrativi, poiché scritta male, oppure i Santi di ogni città, che dovrebbero interscambiarsi il territorio, perché se non ti si filano, ci si può aspettare che facciano miracoli ora? Le religioni e il loro stigmatismo; i buddisti, la loro filosofia e il senso della comunicazione; la criminalità organizzata; gli anni '80; la crisi; l'andamento sociale e l'ereditarietà del posto fisso; sua nonna e l'alzheimer; la sua bimba; la fase dell'allattamento e il tempo del sesso. Su quest'ultimo e le tecniche di seduzione, le quali non appartengono all'autore,
Emanuele Pantano è
'scivolato', poiché ormai i pregiudizi sono
'triti e ritriti'. Lavorare su qualcosa di nuovo sarebbe un balzo in avanti e un buon risultato.