Bisogna essere preparati a lasciarsi contaminare dalle emozioni, per addentrarsi nelle pagine di
'Attraversandomi', edito da
Limina Mentis Editore. L'autrice,
Angela Greco, ci proietta in un viaggio, sia nel vero senso del termine, sia da un punto di vista metafisico. E
Roma e i suoi monumenti diventano motivo di ispirazione per le poesie e anche per gli scatti fotografici contenuti nel libro. Nella nota introduttiva del volume,
Nunzio Tria scrive:
"Un viaggio, reale e metafisico nello stesso tempo, che attraversa in lungo e in largo i luoghi di Roma e l'anima dell'Autrice, immortalando i primi in fotogrammi e i secondi in scrittura...". La poetessa compie un viaggio esteriore e interiore di grande spessore, abbinando la poesia alla fotografia. E si affida a una voce narrante maschile, che diventa una sorta di 'cicerone' che accompagna il lettore in una passeggiata ipotetica per la città. Attraverso gli scatti, cattura angoli, scorci particolari della capitale. E attraverso la scrittura ne coglie l'essenzialità, la purezza di quel momento, fino a renderlo universale, fruibile da tutti. La poesia, passo passo, prende forma, con un ritmo ben preciso. E si muove nei vicoli, nelle strade, nelle piazze, per poi tornare in quell'interiorità che continua a scoprirsi, in qualche modo a rivelarsi. Leggendo le poesie di
Angela Greco si ha come l'impressione di vivere in equilibrio tra due dimensioni: una concreta, l'altra sospesa. Questo perché è costante il suo muoversi su due piani di espressione: uno che si identifica con i luoghi veri e propri; l'altro con tutte le percezioni e le sensazioni che la portano a un'indagine molto intima dentro se stessa. Da una parte esiste lo spazio tangibile, il mondo urbano; dall'altra, una sfera intuitiva ed emozionale che porta a un flusso poetico notevole.
"Roma è bella ogni momento che passa e che passi nel suo utero...", sono versi che descrivono la bellezza di una città che è culla di Storia, ovunque. L'autrice ne osserva con attenzione e discrezione le architetture e non si lascia sfuggire nulla:
"Sorprendo un gabbiano tra le ali di Sant'Andrea della Valle e mischio i nostri cieli...". L'immagine di un timpano che racchiude l'angelo con Sant'Andrea rende ancora più precisa la descrizione in versi. E' una corrispondenza che ci accompagna a conoscere nel dettaglio la
'città eterna'. E tale abbinamento tra parole e foto rende la lettura ancora più piacevole. La raccolta merita di esser letta con la consapevolezza che si è di fronte non a un contenitore di parole, ma a un piccolo 'scrigno', visivo ed espressivo. Non è un libro che va semplicemente sfogliato o sbirciato: della buona poesia bisogna esserne amanti e cultori. Certo, in un momento storico come quello attuale abbiamo proprio bisogno di prenderci un po' di tempo per immergerci nella Storia e nella bellezza di
Roma, nella musicalità delle parole. Gli occhi di
Angela Greco hanno colto in profondità la quotidianità, la concretezza degli spazi, le tante sfumature, fino a vivere la mimesi della città. L'autrice diventa l'elemento, diviene l'urbe con le sue metamorfosi:
"Io, te e via Margutta abbiamo in comune fiori colorati/il profumo di un bacio da rubare ed una fotografia...". E mentre le foto in bianco e nero si alternano a versi incisivi, con uno stile riconoscibile, emergono dalle pagine speranze, attese e sogni che vanno ad alimentare una serie di riflessioni rispetto a un tempo che attraversa luoghi ed esistenze. Consigliato per imparare ad attraversarsi anima e mente.
Attraversandomi
di Angela Greco
Limina Mentis Editore
Pagg. 60, 10 €Angela Greco è nata nel maggio del 1976 a Massafra (Taranto), dove vive con la famiglia. Ha pubblicato: in prosa, 'Ritratto di ragazza allo specchio' (racconti, Lupo Editore); in poesia: 'A sensi congiunti' (Edizioni Smasher, 2012); 'Arabeschi incisi dal sole' (Terra d'ulivi, 2013); 'Personale Eden' (La vita felice, 2015). E' ideatrice e curatrice di 'AA.VV. Inside the stone - dentro il sasso', antologia per le Edizioni Smasher (in uscita, 2015) e del collettivo di poesia, arte e dintorni il sasso nello stagno di AnGre.