Si è tenuta nei giorni scorsi la
V edizione di 'Farnesina Porte Aperte'. Un appuntamento mirato alla promozione del nostro patrimonio artistico, storico e culturale, in Italia e all'estero. Si è trattato di una gradevole occasione d'incontro e di trasparenza con il pubblico, ma anche un modo per 'rivedere' la nostra Storia. Il patrimonio artistico, storico e culturale di un Paese non si compone, semplicemente, di una raccolta di opere e documenti di valore, spesso inestimabili, ma rappresenta, soprattutto, il modo più efficace per allacciare un legame tra il nostro passato e il nostro presente. È il patrimonio 'della memoria', dunque un importante 'vettore' per imparare a conoscere e a comprendere le società passate e le espressioni artistiche e culturali di quel tempo, insieme alle profonde ragioni alla base dei grandi sconvolgimenti e avvenimenti storici. E' nell'ambito di tali finalità che è stata appunto pensata
'Farnesina Porte Aperte', manifestazione del
ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale inaugurata con la presentazione della mostra
'L'Italia e la diplomazia della Grande Guerra: origini, sviluppi, conseguenze', la prima di una serie di iniziative che hanno 'occupato', per un'intera settimana, alcuni piani della nostra principale sede diplomatica. L'Ambasciatore
Michele Valensise ha voluto sottolineare come questa occasione abbia rappresentato
"la conferma, da parte del ministero degli Esteri, di un'amministrazione aperta e quanto più vicina al nostro pubblico". In effetti, con l'espressione
'Porte Aperte' si è voluto metaforicamente alludere alla vicinanza e alla trasparenza verso la platea, cui l'iniziativa si è rivolta. Per un'intera settimana è stato pertanto possibile ammirare una serie di mostre, tra le quali, oltre alla
'Collezione Farnesina', quella su
'L'Italia e la diplomazia della Grande Guerra', a cento anni esatti dall'entrata del
Regno d'Italia nel primo conflitto mondiale contro gli
Imperi centrali e a fianco della
'Triplice Intesa'. Nella rassegna è stata illustrata l'importanza del fattore negoziale e del negoziato diplomatico per il mantenimento della pace, attraverso un interessante percorso storico-documentaristico che ci ha permesso la visione dei più importanti trattati firmati durante la prima guerra mondiale. 126 tra documenti originali, telegrammi, lettere confidenziali, memorie, manifesti e pamphlets aperti anche alla consultazione digitale, che ci hanno riportato dal trattato con la
'Triplice Alleanza' al
Patto di Londra; dalla
Dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria, ai
Trattati di Pace di Versailles e Saint-Germain. Parte del percorso è stato, invece, dedicato alla presentazione del materiale crittografico utilizzato per le comunicazioni classificate dalla rete diplomatica italiana dai primi dell'Ottocento, con i
'Cifrari manuali' del
'Regno di Savoia' e poi
'di Sardegna', sino alle macchine elettroniche utilizzate nel XX secolo, comprese anche rare macchine cifranti, tra le quali la famosa
'Enigma'. "L'impegno dei diplomatici", ha spiegato
Michele Valensise, Segretario generale della Farnesina,
"sebbene si muova nell'ombra e risulti noto soltanto a una ristretta cerchia di specialisti, è fondamentale per favorire e accrescere un sistema di sicurezza collettivo che, oggi più che mai, sentiamo il bisogno di mantenere". A questo scopo, la mostra verrà prossimamente ospitata anche nelle capitali di altri sei Paesi - Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Austria e Slovenia - circolando attraverso alcuni dei principali Stati coinvolti nella
Grande Guerra. Favorirne la condivisione non costituisce un gesto semplciemente celebrativo, che volutamente ha coinciso con la commemorazione del centenario dall'entrata in guerra dell'Italia. E non è stato solo un modo per ricordare (e per non dimenticare) una drammatica pagina della nostra Storia, ma ha rappresentato un 'sentiero' che ci ha permesso di ripercorrere gli eventi a ritroso, al fine di rintracciare, in questo caso, i delicati processi che portarono l'Italia dalla
'Triplice Alleanza' alla
'Triplice Intesa', dalla neutralità alla guerra, dalle difficili trattative della
Conferenza della Pace alla realizzazione
"mutilata", come disse qualcuno, dei nostri obiettivi nazionali. Un mezzo di comunicazione, quindi, che consente
"una rilevante rivalutazione storica", ha sottolineato
Gian Enrico Rusconi, professore emerito di Scienze politiche presso l'Università di Torino, da tempo intellettualmente impegnato a porre in evidenza quella che egli considera, non a torto, una 'menzogna storica':
"Bisogna riscattare l'Italia dalla definizione di 'traditrice' con cui molti storici sono soliti definirla. Conoscere i fatti e le profonde motivazioni che spinsero il nostro Paese ad agire in un determinato modo consente di comprendere diverse questioni. In primis, che il ruolo di quella che fu definita 'l'Italietta' non era così irrilevante, se molti Paesi attesero con ansia la nostra presa di posizione nei riguardi della Guerra; in secondo luogo, permette di sfatare quel luogo comune circa l'ambiguità e inaffidabilità dell'Italia, soprattutto all'interno della 'Triplice Alleanza'. Una lettura che appare troppo semplicista, soprattutto se 'cifrata' alla luce e dal punto di vista un Paese, che in quel tempo, aveva, tra i suoi obiettivi, quello di diventare una grande 'potenza' e che, dunque, spiega e 'giustifica' diversi atteggiamenti e decisioni, tenendo anche conto della sua difficilissima posizione geo-politica". Condividere il nostro patrimonio artistico e culturale significa, insomma, condividere anche la nostra memoria storica. Che in questo caso ha voluto ricordare come proprio nei risvolti della prima guerra mondiale sia possibile rintracciare l'embrione di quello spirito di collaborazione congiunta che diede vita, in seguito, alla 'nostra' Europa.
FARNESINA PORTE APERTEDa molti anni,
'Farnesina Porte Aperte' è un appuntamento che rinnova l'impegno del
ministero degli Affari esteri nella promozione del proprio patrimonio in Italia e all'estero: un'occasione per dialogare direttamente con i cittadini, rendendo trasparente la propria attività istituzionale e facendo conoscere la storia dell'edificio e delle sue collezioni, trasformando altresì uno spazio pubblico in un bene condiviso da tutti. I differenti percorsi guidati portano i visitatori alla scoperta di uno dei palazzi più interessanti dell'architettura italiana del primo cinquantennio del Novecento, costruito su progetto di
Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo e che, dal 1959, ospita il lavoro della diplomazia italiana. Nelle sale e negli ambienti di rappresentanza è possibile osservare le opere più significative della
'Collezione Farnesina', raccolta d'arte contemporanea del
Maeci che include molti degli artisti italiani più rappresentativi del Novecento, quali
Carla Accardi, Alberto Burri, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.PROGRAMMA E PERCORSII visitatori possono scegliere uno dei due percorsi possibili, registrandosi su un apposito modulo pubblicato sulla home page
www.esteri.it. Il percorso 'artistico' si concentra sulla storia del
Palazzo della Farnesina e sulla raccolta d'arte contemporanea del
ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Accanto agli ambienti più rappresentativi del 'piano nobile', è inoltre possibile visitare la mostra:
'Alle origini dell'Unione europea: architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina'. Allestita al IV piano dell'edificio, questa esposizione annovera opere di
Enrico Del Debbio, Carla Accardi, Luigi Boille, Amerigo Tot, Arnaldo Pomodoro e altri artisti coinvolti nel 'cantiere' dell'edificio, con lo scopo di offrire, a partire dalla storia di questa importante collaborazione, un significativo punto di vista sul dibattito artistico e architettonico in Italia negli anni cinquanta e sessanta. Il percorso storico sarà incentrato invece sulla mostra della prima guerra mondiale e delle macchine cifranti.
LE MOSTRE'L'Italia e la diplomazia della grande Guerra: origini, sviluppi, conseguenze';'Alle origini dell'Unione europea: architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina', per la quale è stata prevista anche una visita guidata e l'incontro con l'artista;
'Sotto la lente: la giustizia e l'agenda post 2015': mostra fotografica dell'
Idlo (Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo) in cui si possono scoprire le sfide poste dallo sviluppo e dallo Stato di diritto. Prodotta dalla stessa
Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (Idlo) e dall'agenzia fotografica
'Majority World', la rassegna presenta lo Stato di diritto come esperienza vissuta: dall'uguaglianza di genere e i diritti degli indigeni, alla povertà energetica, fino al possesso della terra, esplorando il lato umano dello stato di diritto e la sua importanza nella vita quotidiana;
'The depth of the mountain landscape - an agricultural perspective': mostra fotografica promossa dalla presidenza italiana della
Convenzione delle Alpi 2013-2014, insieme al segretariato della
Convenzione dei Carpazi. L'iniziativa, nata anche in vista di
Expo 2015 (all'interno della quale verrà anche allestita nel prossimo mese di giugno) ha lo scopo di comunicare per immagini la bellezza e la profondità del rapporto 'uomo-montagna', attraverso l'espressione umana più diretta: quella delle coltivazioni che per loro natura mirano alla qualità e non alla quantità. Il progetto ha coinvolto maestri fotografi locali che, sotto la direzione artistica di
Georg Tappeiner, hanno rappresentato la loro visione personale della profondità dei paesaggi rurali di montagna, immortalando alcuni dei più affascinanti angoli delle Alpi e dei Carpazi.
EVENTI DI FARNESINA PORTE APERTE: INCONTRO CON L'ARTISTAIncontro sull'arte italiana del Novecento, a partire dalla
Collezione Farnesina. All'appuntamento hanno partecipato il critico d'arte
Enrico Crispolti (già professore di Storia dell'Arte contemporanea presso l'Università di Siena, l'Accademia di Belle Arti di Roma, l'Università di Salerno e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università di Siena), il Maestro
Nicola Carrino (artista della Collezione Farnesina) e
Gabriele Simongini (storico e critico d'arte, giornalista e Docente di Storia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti de L'Aquila).
PRESENTAZIONE DI 'BILANCIO TRASPARENTE''Bilancio trasparente' è la nuova sezione del sito web del
ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che vuole rendere il bilancio accessibile anche per i non addetti ai lavori, utilizzando rappresentazioni grafiche 'navigabili', dedicando particolare attenzione alla destinazione delle risorse finanziarie, nonché evidenziando i servizi e le attività con esse realizzati.
MOSTRA FOTOGRAFICA'The depth of the mountain landscape - an agricultural perspective'.Evento di chiusura.