Francesca BuffoLa manifestazione capitolina dedicata al teatro indipendente, giunta alla sua quarta edizione, apre la stagione estiva degli eventi culturali in una location d'eccezione: i giardini di Castel Sant'angelo

Oltre un mese di programmazione, dal 30 maggio al 5 luglio 2015, con oltre 100 spettacoli e 500 artisti, italiani e internazionali. L'edizione di quest'anno del 'Roma Fringe Festival' si preannuncia ricca di performance, teatro sperimentale, danza contemporanea e teatro sociale. Abbiamo potuto 'sbirciare' in anteprima la scelta degli spettacoli in concorso, selezionati tra oltre 450 compagnie di tutta Italia. E possiamo affermare, con assoluta certezza, che l'aria del 'Fringe' di quest'anno si preannuncia più che frizzante. Senza contare l'entusiasmo per una location di eccezione, al centro della città, che senza nulla togliere alla deliziosa Villa Mercede degli anni scorsi, dovrebbe ampliare l'agibilità tecnica e logistica dei tre palcoscenici sopra i quali, ogni sera, 'gareggeranno' 9 spettacoli. Le compagnie provengono da tutta Italia, ma anche da Londra e Parigi, a conferma di come la versione romana di questa manifestazione sia la più internazionale fra quelle che si organizzano nel nostro Paese. In particolare, ciò che ha sempre contraddistinto questo evento è l'aver creato un unico grande spazio in cui raccogliere la programmazione. D'altronde, in una città come Roma, rendere 'itinerante', per teatri, l'evento (come avviene a Torino, per esempio) risulterebbe dispersivo. L'organizzazione e la messa a punto di ogni più piccolo dettaglio, come ogni anno, è stata laboriosa e impegnativa. In talune circostanze, persino 'miracolistica' (ma questo è un dato che possiamo 'capire' solo noi romani). Eppure, nella squadra dei ragazzi che ogni anno si prodiga per questa grande maratona, l'entusiasmo resta intatto come il primo giorno. L'area del parco di Castel Sant'Angelo sarà accessibile sin dalle 9 del mattino e, durante il giorno, saranno organizzate attività per i più piccoli, incontri culturali per gli appassionati di poesia e svariate altre iniziative. Sono state previste, inoltre, anche aree ristoro e di mercato, per poter 'ciondolare' allegramente in attesa dell'inizio degli spettacoli, dalle 20.30 della sera. Tanto divertimento, insomma, e un connubio 'artistico-culturale' con il progetto 'RomExpo', ideato per sviluppare i rapporti di amicizia tra i popoli attraverso l'incontro e lo scambio delle conoscenze sui temi legati alla cultura e allo sviluppo tecnologico. Eppoi, teatro, teatro e ancora tantissimo teatro. Con il piacere di vedere uno spettacolo, chiacchierarne con gli amici e poi, magari, vederne un altro. Perché con la formula del biglietto a 5 euro, vederne due costa meno che un film in 3D al cinema: e vuoi mettere anche la possibilità di parlare amichevolmente, sorseggiando una birretta, con qualche artista o regista? Vi sembra troppo informale? "Assolutamente no", conferma Davide Ambrogi, direttore artistico e ideatore della 'formula' del Roma Fringe Festival, "perché è proprio questo lo spirito dei Fringe internazionali: rendere il pubblico partecipe e la cultura condivisibile, abbattendo ogni barriera. Il teatro indipendente, quello più 'off' per intenderci, è esattamente questo: divertimento, sperimentazione, rielaborazione e confronti continui. È un mettersi al pari della gente, entrare nel quotidiano e 'prendere' per mano anche i più scettici, per portarli in una dimensione in cui si sentano a loro agio. Per noi è una scommessa vinta, poiché questo quarto appuntamento ci vede diventare finalmente internazionali, sia dal punto di vista caratteriale, sia da quello geografico, ponendoci al centro turistico della 'città eterna': a Castel Sant'Angelo. Le scorse edizioni sono andate molto bene. E la nostra 'crescita' è stata premiata: il World Fringe Network ha richiesto di poter essere ospitato in questa location, tanto internazionale quanto ricca di fascino e prestigio, per produrre il primo Congresso europeo dei produttori 'Fringe'. Questo episodio, naturalmente, ci ha riempito di entusiasmo e di orgoglio. E ci ha messo subito in moto per poter presentare il miglior prodotto possibile. In questa maniera, oltre agli ospiti internazionali, produrremo una settimana dedicata al miglior 'cartellone Fringe' europeo. In Europa, i Fringe festival sono oltre settanta. E quello di Roma, benché sia tra i più 'giovani', sta diventando un punto di riferimento tra i più vivi e produttivi". A noi, dunque, non resta che augurarci di vedere tanti, tantissimi spettatori per questo bellissimo 'teatro sotto le stelle'. E non si abbia timore di farsi contagiare dalla 'Fringite', come accaduto a noi, in redazione. Perché con il 'Fringe', quando si inizia non si vuole più smettere.


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